Cronaca

Buoni spesa “nominativi”: a Monreale i furbetti non potranno rivenderli

“Sarà impossibile cedere o vendere i buoni spesa a Monreale”. Lo ha fatto sapere l’assessore Luigi D’Eliseo che risponde alle preoccupazioni sollevate dal gruppo Occupiamoci di Monreale, secondo il quale potrebbero esserci già pronte persone a lucrare sulla pelle di chi invece ha bisogno di un aiuto per andare avanti. Parliamo dei buoni spesa che sono in procinto di essere assegnati dal Comune di Monreale, dai fondi inviati dal Governo nazionale per aiutare i cittadini che a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, hanno perso il lavoro o, comunque, si trovano in una situazione di bisogno.

Proprio questa mattina il primo cittadino di Gravina di Puglia ha portato alla luce la stessa situazione. “Se lo fate vi mando in galera”, ha detto il sindaco Alessio Valente. Ospite di Mattino Cinque, Valente ha spiegato di aver avuto la conferma, che qualcuno volesse approfittarne vendendo buoni dal valore di 100 euro per 70 euro, sfruttando la disperazione delle famiglie rimaste senza soldi a causa dell’emergenza. Dopo le segnalazioni il primo cittadino, ha deciso che i buoni avranno tutti quanti il nome e il cognome del beneficiario e si potranno utilizzare soltanto mostrando la carta di identità.

L’assessore monrealese D’Eliseo dunque spegne sul nascere le cattive intenzioni di chi, stava già pensando a sfruttare la situazione d’emergenza per fare “affari”. Oltre ad essere nominativi, i buoni spesa potranno essere utilizzati mostrando il documento d’identità.

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