Cronaca

“Giustizia per Chico Forti”, striscioni anche a Monreale

Dalla Liguria alla Sicilia. L’Italia si mobilità per Chico Forti, il nostro connazionale condannato all’ergastolo negli Stati Uniti, perché condannato per l’omicidio di Dale Pike. A scatenare la solidarietà degli italiani, lo speciale di Gaston Zama per Le Iene. Dopo il servizio, sono tantissime le persone in tutta Italia, che hanno iniziato a investire il loro tempo e le loro energie per far sentire la propria voce.

Cartelloni, volantini e striscioni sono apparsi in moltissime città. Barletta, Bisceglie, Molfetta, Bari, Trani, Capua e anche Monreale, dove la sera scorsa sono apparsi i primi manifesti con la scritta “Giustizia per Chico”. Un modo per non far sentire solo Chico e per chiedere al Governo di occuparsi della vicenda che ha colpito l’italiano 25 anni fa. Gaston Zama con uno speciale di sette puntate, ha raccolto le voci di chi non l’ha mai abbandonato e raccontato tutto quello che non torna nelle fasi iniziali dell’inchiesta.

Sul caso di Chico Forti, il governo sta lavorando per chiedere la grazia agli Stati Uniti. “La richiesta da fare subito, in maniera forte, diplomatica, con tutte le nostre risorse con gli Usa, è la grazia” e “quello che faremo nei prossimi mesi sarà questo: incontrare possibilmente il governatore della Florida e i rappresentanti diplomatici americani e chiedere la grazia”, aveva detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, durante una conferenza alla Camera organizzata dopo il primo servizio de Le Iene.

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