Coronavirus, vademecum del Ministero: i sintomi e le precauzioni da osservare

Redazione

Cronaca - Le indicazioni del Ministero

Coronavirus, vademecum del Ministero: i sintomi e le precauzioni da osservare
Un vademecum con i consigli dell'Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani, ministero della Salute e Istituto superiore sanità

23 Febbraio 2020 - 12:42

Ecco un vademecum con i consigli dell’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani, ministero della Salute e Istituto superiore sanità. Intanto ieri il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono ha dato indicazioni ai cittadini sul comportamento da adottare.

1. Che cos’è un Coronavirus?
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta– e Gammacoronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus). I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l’uomo: Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore. Altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2).

Che cos’è un nuovo Coronavirus?
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.

Il contagio
E stato causato dalla trasmissione del virus da animale a uomo, non a caso l’epicentro dell’epidemia è un mercato della città cinese di Wuhan dove venivano venduti anche animali selvatici vivi. È stata inoltre dimostrata la trasmissione interumana del virus, anche al di fuori dalla Cina. È in corso da settimane un dibattito sui soggetti contagiosi, cioè se sia possibile essere contagiati anche da persone asintomatiche. «Chi dice che i contagi partano dai sintomatici – osserva Walter Ricciardi, membro del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità – non dice una cosa sbagliata. Vale però per il 95-96% dei casi, resta un 4-5%, una percentuale molto bassa in cui, come sapevamo, anche chi non ha sintomi può trasmettere il virus. Ma il 4-5 per cento, sui grandi numeri che caratterizzano la diffusione del coronavirus, rappresentano un’insidia significativa».

Il periodo di incubazione
Finora gli esperti hanno sempre indicato un periodo di incubazione, cioè quello che passa dall’infezione al manifestarsi dei primi sintomi, di 7-14 giorni. Tuttavia, il governatore dell’Hubei ha citato proprio oggi, sabato 22 febbraio, il caso di un anziano che ha manifestato i primi sintomi ben 27 giorni dopo l’infezione. L’ipotesi di un’incubazione più lunga del previsto è stata avanzata anche da Walter Ricciardi.

Come proteggersi
Il Sars-CoV-2, come altri coronavirus, si trasmette attraverso le goccioline del respiro della persona infetta, che possono essere trasmesse con la tosse o gli starnuti, oppure tramite contatto diretto personale, oppure toccandosi la bocca, il naso o gli occhi con mani contaminate.
Per questo motivo, è importante evitare uno stretto contatto con le persone che hanno febbre, tossiscono o hanno altri sintomi respiratori. In termini pratici, è raccomandabile mantenersi ad una distanza di almeno un metro da persone che tossiscono, starnutiscono o hanno la febbre, e lavarsi frequentemente le mani con sapone o con una soluzione alcolica. Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce e non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. Si consiglia anche di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol e di usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi. Va contattato il Numero Verde 1500 del ministero della Salute se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

La mortalità
Questo virus può causare sintomi lievi, simil-influenzali, ma anche malattie gravi. Al momento il tasso di mortalità complessiva sarebbe di circa il 2,3% e sarebbe molto più elevato nella provincia dell’Hubei che nel resto della Cina.

Cosa fare se si pensa di aver contratto il virus
Perché vi sia un caso sospetto di coronavirus il paziente deve presentare sintomi di tosse e/o mal di gola e/o difficoltà respiratorie; e inoltre, nei 14 giorni precedenti all’insorgere dei sintomi, deve aver effettuato almeno una di queste attività: aver avuto contatti ravvicinati con un caso confermato o probabile COVID-19; aver viaggiato in aree dove vi sia la trasmissione del virus; aver visitato o aver lavorato in ambienti sanitari nei quali erano curati pazienti affetti da COVID-19.

Se un paziente dovesse rientrare in tali condizioni, deve: contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500; indossare una mascherina chirurgica se entra in contatto con altre persone; utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.

I sintomi del Covid-19 e come si cura
I sintomi sono di tipo respiratorio: febbre, tosse, raffreddore, mal di gola, affaticamento polmonare. Al momento non ci sono terapie specifiche: la malattia si cura come i casi di influenza. Nei casi più gravi ai pazienti viene praticato il supporto meccanico alla respirazione. Sulla base dei dati disponibili, l’Oms ha suggerito una terapia antivirale sperimentale, correntemente utilizzata anche allo Spallanzani, basata su due farmaci: il lopinavir/ritonavir, un antivirale utilizzato per la infezione da HIV e che mostra attività antivirale anche sui coronavirus, ed il remdesivir, un antivirale già utilizzato per la malattia da Virus Ebola. Non esiste un vaccino contro il Sars-Cov-2.

L’isolamento
L’ordinanza emanata dal ministro della Salute Roberto Speranza, dopo i sei casi rilevati in Lombardia, prevede l’obbligo di quarantena “fiduciaria” domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e “sorveglianza attiva” per chi è stato nelle aree a rischio, cioè nel paese asiatico, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali al proprio rientro in Italia.

Fonte: Direzione generale della Prevenzione sanitaria

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