Trenta anni dopo ancora nessun colpevole: la Polizia ricorda Nino Agostino e la moglie Ida

Redazione

Palermo - L'anniversario

Trenta anni dopo ancora nessun colpevole: la Polizia ricorda Nino Agostino e la moglie Ida
Alla cerimonia erano presenti oltre al Questore Renato Cortese, tutte le autorità civili e militari

05 Agosto 2019 - 16:27

Il 5 agosto del 1989, l’Agente della Polizia di Stato Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio, da poco sposi, furono raggiunti sul lungomare Cristoforo Colombo di Villagrazia di Carini da una serie di colpi esplosi a breve distanza, che ne causarono la morte. Su quel lungomare, questa mattina, in occasione del trentesimo anniversario dell’omicidio mafioso, è stata deposta una corona di alloro sulla stele di ricordo dedicata a “Nino e Ida”. A seguire è stata celebrata una funzione religiosa in suffragio presso la Parrocchia di San Gaetano, Maria Santissima del Divino Amore, a Brancaccio.

“Dopo 30 anni quel duplice omicidio resta impunito, quasi a conferma delle trame oscure che lo hanno determinato e degli indicibili legami tra mafia e pezzi dello Stato che, con tutta probabilità, lo hanno causato. La città di Palermo è ancora oggi vicina a Vincenzo nella sua battaglia per la verità e la giustizia, che è una battaglia di tutti noi, perché quella impunità è una macchia nella storia d’Italia e delle sue Istituzioni democratiche”, le parole del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nel 30° anniversario dell’uccisione dell’agente di Polizia Nino Agostino e di sua moglie, Ida Castellucci.

“Dobbiamo ricordare l’agente di polizia Antonino Agostino e la giovane moglie Ida – sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci – non soltanto perché è un dovere commemorare le vittime della violenza mafiosa, ma per un obbligo morale di appagare il desiderio di verità per papà Vincenzo e mamma Augusta, che da cinque mesi non c’è più, dopo un’esistenza spesa alla ricerca di giustizia per i loro cari”. Alla cerimonia erano presenti oltre al Questore Renato Cortese, tutte le autorità civili e militari, i familiari di Nino e Ida e l’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Monreale.

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