“Non possiamo suonare in piazza”: il concerto si fa in Duomo (ed è più bello)

Redazione

Cronaca - Monreale

“Non possiamo suonare in piazza”: il concerto si fa in Duomo (ed è più bello)
Decisivo l'intervento della Curia

21 Luglio 2019 - 14:22

Ci è voluto l’intervento della Curia di Monreale per salvare il concerto dell’Orchestra Sinfonica siciliana ieri a Monreale. Il maestro e gli strumentisti, dopo una serie di prove in piazza Guglielmo, hanno comunicato la loro decisione di non voler suonare in piazza per problemi all’acustica. Una decisione che ha colto di sorpresa l’amministrazione comunale. Che per il concerto veva predisposto tutte le autorizzazioni del caso. Una telefonata, però, del sindaco Alberto Arcidiacono e dell’assessore Geppino Pupella a Don Nicola Gaglio per tentare la “carta dell’ultimo minuto”. E non ci sono stati problemi. Din Nicola Gaglio ha aperto le porte del Duomo. E il concerto si è tenuto sotto lo sguardo del Cristo Pantocratore.

Alla fine il risultato è stato migliore. Non solo per la splendida cornice, ma anche per l’acustica del Duomo che ha reso magiche le arie suonate dall’orchestra sinfonica diretta magistralmente dal giovane direttore di Valencia Jaume Santonja. E anche per il numeroso pubblico accorso, che ha potuto godere di uno spettacolo così bello comodamente seduto all’interno della Cattedrale. L’Orchestra ha interpretato la sinfonia detta “Italiana” di Mendelssohn, e le suites di Bizet tratte da Carmen. Probabilmente l’opera più conosciuta di Mendelssohn, la sinfonia “Italiana” fu eseguita per la prima volta a Londra nel 1833 e fu subito molto apprezzata.

Al termine del concerto il direttore ha accontentato il caloroso pubblico con due bis. Alla serata hanno presenziato il sindaco Alberto Arcidiacono, il presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia, gli assessori Geppino Pupella, Ignazio Davì, Sandro Russo e una delegazione di consiglieri comunali.

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