“La Legalità coltiviamola attraverso le nostre azioni quotidiane”: sono queste le parole pronunciate stamane dal sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono nel corso della cerimonia di commemorazione del giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia insieme ai cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

La manifestazione voluta dall’amministrazione comunale si è tenuta davanti la sede della ex pretura di Piazza Inghilleri dove il giudice Borsellino, operò nel 1969, come pretore a Monreale a stretto contatto con il capitano dei carabinieri Emanuele Basile, anche lui ucciso dalla mafia.

Nel corso della cerimonia è stata deposta una corona di alloro. Hanno presenziato il sindaco Alberto Arcidiacono, la vice presidente del Consiglio Comunale Letizia Sardisco, gli assessori Sandro Russo, Daniela Battaglia, Rosanna Giannetto, Geppino Pupella, Ignazio Davì, Nicolò Taibi; i consiglieri comunali Fabrizio Lo Verso, Pippo Lo Coco, Salvo Giangreco, Flavio Pillitteri, Rosario Ferreri, il Comandante della Stazione Carabinieri Salvatore Biddeci e il comandante della Polizia Municipale Luigi Marulli.

“Ritrovarsi oggi qui dove ha lavorato il giudice Paolo Borsellino – ha dichiarato il sindaco Alberto Arcidiacono – è doveroso da parte delle istituzioni con l’Arma dei Carabinieri accanto, la Polizia municipale la giunta e i consiglieri comunali. Non bisogna mai smettere di ricordare chi ha sacrificato la propria vita, per il dovere e per il rispetto delle regole e per questo bisogna battersi quotidianamente. Occorre lottare anche contro quegli atteggiamenti, quella mentalità e quella voglia di prevaricare gli altri, assumendo comportamenti corretti con dignità e con coraggio che siano ad esempio per tutti e soprattutto per le nuove generazioni”.

Colpice la totale assenza dei cittadini alla cerimonia.