Cronaca

Distretti del Cibo, Arcidiacono: “Opportunità per i nostri imprenditori”

Si terrà sabato 8 giugno, su iniziativa dell’Amministrazione del Comune di Monreale e dell’Ecomuseo delle Terre Normanne, presso l’Aula Consiliare, un incontro/dibattito sui Distretti del Cibo. Si tratta del terzo appuntamento, dopo i primi due che si sono tenuti a Partinico.

L’incontro su iniziativa della Pro Loco Cesarò, si terrà a partire dalle ore 10 e intende investigare la fattibilità di una candidatura di area vasta nella Sicilia Occidentale a valere sul bando regionale sui Distretti del Cibo, che la Regione siciliana ha recepito recentemente dopo la legge di bilancio della Stato 2018.

Si tratta di un nuovo strumento a disposizione di imprese agricole, cittadini, associazioni ed enti locali, per costruire piani di sviluppo pluriennali e accedere a finanziamenti dedicati. L’istanza di riconoscimento del Distretto del Cibo potrà essere avanzata da imprenditori agricoli, singoli o associati, da imprese che operano nel settore agricolo e agroalimentare, da società cooperative, organizzazioni di produttori, associazioni di categoria, imprese del settore ittico e della pesca, imprese che operano nel settore della ricettività turistica, organizzazioni che operano nel settore della promozione del territorio ai fini della valorizzazione del patrimonio monumentale, naturale e paesaggistico, Gruppi di Azione Locale ed enti pubblici.

“Monreale, per la sua collocazione geografica, per la sua ampiezza territoriale, per la sua economia, basata sulla produzione agricola di qualità, oltre che sugli attrattori turistici dell’Itinerario Unesco Arabo Normanno – ha detto il sindaco Alberto Arcidiacono – ha il dovere di facilitare ogni dinamica che possa portare alla realizzazione di un Distretto del Cibo nella Sicilia Occidentale. Utilizziamo l’occasione di incontro per lanciare un processo permanente, che anche senza il riconoscimento, sia il terreno di confronto e di dialogo tra tutti gli operatori del nostro territorio, caratterizzato da un’identità storica e territoriale omogenea derivante dall’integrazione fra attività agricole e altre attività locali coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali. E’ nostra speranza dunque che sabato prossimo, con la collaborazione dei GAL, cui va la mia gratitudine, si possa essere numerosi e determinati nel costruire assieme una Comunità forte e coesa, competitiva ma sostenibile, in grado di dare risposte concrete alle complessità del presente, perseguendo prosperità condivisa, tutela del paesaggio e sicurezza alimentare”.

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