La volontà dell’elettore ha ancora un valore? Quando la voglia di “poltrone”…

Giorgio Vaiana

Cronaca - Amministrative a Monreale

La volontà dell’elettore ha ancora un valore? Quando la voglia di “poltrone”…
Uno maggio all'insegna degli incontri più o meno segreti in vista del ballottaggio

01 Maggio 2019 - 15:27

Uno maggio all’insegna degli incontri più o meno segreti in vista del ballottaggio del 12 maggio. Entro il prossimo 4 maggio i quadri degli apparentamenti dovranno essere chiari e definiti. Non c’è tempo per ragionarci. Né per perdere tempo. Nel pomeriggio ci sarà l’incontro tra Alberto Arcidiacono e Roberto Gambino. Il leader del movimento Il Mosaico, dopo averci elegantemente “salutato” in un post su Facebook, alla fine cede alla voglia di “poltronite”. Non personalmente, chiaro. Ma pare che l’accordo con Arcidiacono arrivi dopo un’attenta analisi del conteggio dei consiglieri che entrerebbero in caso di vittoria di Arcidiacono al ballottaggio: 4 e non 5.

Al gruppo Arcidiacono, Gambino chiederà il posto da presidente del consiglio comunale (per Fabrizio Lo Verso?) e almeno un assessorato (per Ignazio Davì?). Una proposta simile a quella fatta con Capizzi, che ha gentilmente declinato l’invito. Difficile però che uno come Marco Intravaia resti a guardare, forte dei suoi 511 voti o la stessa Paola Naimi (458 voti). Lo Verso ne ha presi 434. Insomma è tutto un gioco di equilibri delicatissimi.

La mossa di Arcidiacono avrebbe un senso. Almeno per lui. Riuscire a scrollarsi di dosso le pressioni della Lega (che al momento resta a guardare) e di Salvino Caputo, che visto il risultato non può contare su grandi pressioni da fare. Ma l’accordo tra Arcidiacono e Gambino, se si dovesse fare, aprirebbe scenari interessanti, dal punto di vista politico. E anche democratico. Perché comunque andrebbe contro la volontà degli elettori. Che hanno scelto Gambino e il suo gruppo proprio perché contendenti della “vecchia politica” a loro dire di Capizzi e Arcidiacono. Sarà interessante sapere come spiegheranno questa scelta Gambino e company.

Arcidiacono intanto si trincera dietro al silenzio, non rispondendo al telefono. Le pressioni sono tantissime. E la scelta è difficile e determinante allo stesso tempo. Non solo per il suo futuro, ma anche per quello di Monreale. Difficile che all’interno della sua coalizione, “vecchie figure” della politica monrealese accettino l’apparentamento con la Lega. Così come appare davvero lontano anni luce la scelta di avvicinarsi al gruppo di Gambino, che proprio con Arcidiacono non è mai andato troppo d’accordo. Insomma sono valide tutte le ipotesi. Pare, in questo momento che sia vergognoso allearsi con Capizzi, ma anche allearsi con Arcidiacono. Anzi allearsi in generale. Ma d’altro canto, allearsi solo per far scattare consiglieri denota da un lato ipocrisia di chi la propone, dall’altro stupidità di chi la consente. Oggi la volontà degli elettori ha ancora un valore?

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