GP di Baku: tutto pronto per il circuito dell’Azerbaijan

Redazione

Sport - Formula 1

GP di Baku: tutto pronto per il circuito dell’Azerbaijan
Conclusa l'avventura del GP di Cina, le squadre si preparano ad affrontare il circuito di Baku, in Azerbaijan

25 Aprile 2019 - 06:52

Mancano ancora 18 gare al termine del Mondiale di Formula 1 e, conclusa l’avventura del GP di Cina, le squadre si preparano ad affrontare il circuito di Baku, in Azerbaijan. Mercedes ha ottenuto ben 3 doppiette, mentre Ferrari arriva con 3 insuccessi alle spalle, per cui è a caccia di un riscatto. Proverà a cambiare il corso di questo Mondiale di Formula 1 grazie all’introduzione di alcuni miglioramenti tecnici che inizialmente erano stati previsti per la Spagna, ma che si è deciso di anticipare al prossimo GP.

Il Gran Premio di Baku rappresenta l’appuntamento conclusivo di questa prima fase della stagione perché, a partire dall’appuntamento spagnolo, le vetture introdurranno degli sviluppi aerodinamici che potrebbero modificare gli equilibri e contrastare il dominio Mercedes. Il primo Gp di Baku si svolge nel 2016, ma è solo nel 2017 che entra ufficialmente a far parte dei circuiti validi per il Mondiale. Nel 2016 è Nico Rosberg (Mercedes) ad aggiudicarsi il titolo, nel 2017 Daniel Ricciardo (Red Bull) e nel 2018 Lewis Hamilton (Mercedes).

La pista di Baku è lunga 6.003 metri e offre 12 curve a sinistra e 8 a destra. In partenza è presente un rettilineo di 2,2 km, ma più avanti – in prossimità delle fortificazioni della Città Vecchia – il circuito si complica con numerose curve a gomito e una sede stradale molto stretta. Questa doppia faccia del circuito di Baku obbliga le scuderie a cercare un buon compromesso di aerodinamica per poter scattare nel rettilineo iniziale ma gestire al meglio anche la parte lenta della pista. Probabile che le vetture si presentino con ali posteriori più scariche rispetto a quelle viste nelle prime gare.

Baku è la pista in cui la parte ibrida incide più che in tutto il Mondiale. Si parla di più del 3% nell’arco di un giro, ecco perché bisognerà disporre di un efficiente sistema di recupero di energia elettrica. Un ulteriore fattore critico è il consumo di carburante, che obbligherà a ricercare un’efficienza di primo livello. Per percorrere tutti i giri previsti dalla corsa (51 per 6 km) sarà necessario adoperare tutto il quantitativo di carburante previsto dal regolamento.

Un altro banco di prova per i team saranno gli pneumatici. Il Gran Premio inizia nel tardo pomeriggio e nessuna delle sessioni di prove libere si svolge alla stessa ora della gara. In questa località, la temperatura dell’asfalto si abbassa velocemente al tramonto. Per gestire questa specificità del circuito di gara, ogni scuderia ha fatto scelte diverse, per cui la pista sarà anche un banco di prova per le varie strategie messe in campo.

Guardando alle scelte fatte dai piloti, Ferrari ha la mescola più morbida a disposizione (un set di dure, 5 di medie e 7 di morbide). Mercedes invece porta con sé 8 set di soft, ma tra i tre top team è Red Bull che fa la scelta più coraggiosa con 9 set di soft, 3 di medie e 1 di dure. Altri team hanno adottato una strategia ancora più aggressiva con 10 treni di soft. Stiamo parlando dei team Renault, McLaren e Racing Point.

Guardando adesso ai piloti più quotati, svetta in cima alla classifica Lewis Hamilton, del team Mercedes, vincitore del Gp Cina oltre che di 5 edizioni del Mondiale di F1. Alle sue spalle, il compagno di squadra Bottas e Vettel del team Ferrari. Ben quotati anche Charles Leclerc (Ferrari) e Max Verstappen (Red Bull). Il GP di Baku verrà trasmesso in diretta domenica 28 aprile su Sky Sport F1 (canale 207) e in differita su TV8.

Foto Artes Max

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