“Corleone non deve essere ricordata per la mafia, ma per i suoi cittadini onesti”

Redazione

Regione - Corleone

“Corleone non deve essere ricordata per la mafia, ma per i suoi cittadini onesti”
Stamattina cerimonia di inaugurazione dei nuovi uffici del commissariato di Polizia. Tra i presenti, anche il ministro dell'interno Matteo Salvini

25 Aprile 2019 - 14:32

“Una storia di contrasto al crimine mafioso, di lotta per la legalità a tutela dei diritti e per la civile convivenza”. Questa la frase che è scritta nella targa scoperta dall’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi per il nuovo commissariato inaugurato stamattina a Corleone.

Alla manifestazione c’era anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha scelto proprio il paese di Corleone per celebrare il 25 aprile partecipando all’inaugurazione dei nuovi uffici del commissariato di polizia e scoprendo una targa dedicata alle vittime di mafia. Tra i presenti anche il capo della polizia Franco Gabrielli, il questore Renato Cortese, il prefetto Antonella De Miro, il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi e Vincenzo Agostino, con la sua lunga barba bianca, padre dell’agente Nino, ucciso dalla mafia. Oltre ad una rappresentativa dell’associazione nazionale Polizia di Stato di Monreale.

Dopo la scopertura della targa, la benedizione del vescovo Pennisi e brevi parole per sottolineare che “Corleone non merita di essere ricordata per i boss mafiosi, ma per i suoi tanti cittadini onesti, per i suoi santi. Confermiamo quello che dice tutta la Chiesa, la mafia è incompatibile con noi”.

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