Pittura e scultura si fondono: “Elements”, a Monreale la mostra di Axel Becker

Redazione

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Pittura e scultura si fondono: “Elements”, a Monreale la mostra di Axel Becker
Presso la Sala Novelli dell’Ex Monastero dei Benedettini

15 Aprile 2019 - 15:07

Sarà inaugurata giovedì 18 Aprile alle ore 12 presso la Sala Novelli dell’Ex Monastero dei Benedettini, la mostra del maestro tedesco  Axel Becker, dal titolo “Elements”. L’esposizione è incentra su nitidi monocromi: tasselli-base cartesianamente “chiari e distinti” di un ampio discorso artistico.

L’artista è amante dell’evocazione e della sintesi: necessaria tantum, quindi, niente più del necessario nelle sue opere. Becker, infatti, indirizza la sua osservazione minimalista su una serie di rigorosi monocromi che sono assoluti, ma che poi sono assemblati tra loro, oppure sui quali si liquefanno metalli. Queste incrostazioni metalliche riflettono la luce e, tali bagliori uniscono l’uniforme base della tela con una natura priva di forma riconoscibile. Con riferimenti all’astrazione di Mondrian, di Malevič e di Klein, al minimalismo ma pure all’evocazione lirica e simbolica, i monocromi di Becker si riferiscono ad un contesto estetico/artistico e ad uno filosofico/metafisico. In dinamica contrapposizione con la ‘norma’ razionale della rigorosa tela monocroma e ‘geometrica’, l’espressionismo astratto fa su di essa la sua comparsa: colature informali e fusioni gestuali di rilucenti metalli.

Alla base degli elementi fondamentali (acqua, aria, fuoco, terra) ed alchemici sta la fiamma che non distrugge, ma fonde, unifica, crea, vivifica. Lo stato liquido si tramuta in solido, trasportando il divenire nella dimensione immota dell’eterno. Così, quell’unico colore apparentemente uniforme del fondale si vivacizza in una miriade di pulsioni vitali che inducono ad una pacata riflessione, velata di un soffuso lirismo in stretta empatia tra l’autore-alchimista (Becker) e lo spettatore-osservatore, che viene coinvolto nell’opera.

Due possono essere gli insiemi nei quali raggruppare le opere di Becker. Il primo è dato da opere costituite ciascuna da una serie di tele monocrome accostare tra loro, come a formare un puzzle o, meglio, come mega-tessere di un mosaico astratto e geometrico alla maniera di un quadro di Mondrian. Il secondo insieme è costituito da tele con liquefazioni sovrapposte: gocce cadenti di una virtuale pioggia dalle sembianze di ‘vivo’ e volatile mercurio, pozzanghere con il richiamo realistico agli schizzi d’acqua, cascate pietrificate, ghiacciai e torrenti in piena. Tutto si gioca sempre attorno all’acqua e ai metalli, al loro riscaldamento ed alla loro fusione ed evaporazione e di nuovo al loro raffreddamento ed alla loro condensazione e solidificazione: solve et coagula perseguivano gli alchimisti, per evolvere e rigenerarsi.

La serie dedicata al denaro è come una pacata riflessione sulla relatività del valore del denaro stesso: monete di rame e d’ottone incastrate, inglobate in colature di piombo, sempre su fondi monocromi di tele, sono bloccate, rese prigioniere come nel fondale di abissi dopo l’affondamento della nave che le caricava; non risuona più il loro tintinnio, il denaro non ‘corre’ più, è divenuto inutile, senza più valore, ha perso il suo scopo falsamente divino ed onnipotente.

“Elements – spiega Giampaolo Trotta – elementi di un insieme, cioè componenti, tessere di un mosaico, parti fondamentali costitutive di un tutto tramite la loro aggregazione, ma anche elementi chimici della Tavola periodica, gassosi, liquidi e solidi. Con questo termine, quindi, possiamo intendere sia i vari tasselli o tessere monocrome e seriali che costituiscono le varie possibili aggregazioni, come in una catena meccanicistica del Dna della vita”.

“Come nella grande allegoria trascendentale della cittadella sacra e regale di Monreale e dei suoi mosaici – aggiunge Trotta – è proprio la Luce il filo conduttore che dipana la matassa: la luce riflessa da quelle colature metalliche, costituenti informi o diversamente formali presenze, personalizza e vivifica, quasi spiritualizzandola, la materia governata dalla pura ragione e dalle leggi eterne ed immutabili, geometriche, matematiche e fisiche, dell’evoluzione e della sopravvivenza della Natura nell’Universo”.

Con il patrocinio del Comune di Monreale, la mostra curata a Giampaolo  Trotta, sarà aperta al pubblico gratuitamente da  lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 fino al 2 Maggio 2019. Info: complesso.guglielmo@monreale.gov.it; gp.trotta02@gmail.com; axel.becker-a@web.de.

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