Mafia, si sono esibiti al Duomo e davanti a Papa Francesco, ma a Limbadi…

Roberto Chifari

Regione - Orchestra giovanile "Falcone e Borsellino"

Mafia, si sono esibiti al Duomo e davanti a Papa Francesco, ma a Limbadi…
Si sono esibiti al duomo di Monreale, a San Pietro da Papa Francesco e ad Assisi, eppure...

05 Aprile 2019 - 10:57

Quando si sono esibiti al duomo di Monreale hanno ricevuto applausi e congratulazioni, le loro performance sono state ammirate da Papa Francesco a San Pietro, dentro la Basilica di Assisi, ad Acireale e nelle basiliche dell’arcidiocesi di Catania. Al duomo di Monreale hanno intonato musiche sacre di Vivaldi e Bach.

Eppure nonostante siano riconosciuti da tutti, il parroco della chiesa di Limbadi in provincia di Vibo Valentia, don Ottavio Scrugli, ha negato alla Fondazione di Catania “La città invisibile” che gestisce l’orchestra giovanile “Falcone e Borsellino” la possibilità di suonare musica sacra, il 9 aprile prossimo, in occasione di una manifestazione per commemorare Matteo Vinci, il biologo saltato in aria, un anno fa, con un’autobomba piazzata dal clan Mancuso per il rifiuto della famiglia Vinci-Scarpulla di cedere i loro fondi agricoli. Il parroco, rifacendosi ad una disposizione del vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Luigi Renzo, si è giustificato argomentando che la chiesa è un luogo culto e non si presta ad altri tipi di manifestazione.

Una scusa che non è piaciuta alla presidente della Fondazione, Alfia Milazzo, che ha cercato di difendere i bimbi della sua orchestra sottolineando le finalità del concerto. Argomentazioni non hanno convinto il parroco di Limbad, che è stato irremovibile. Una scelta che ha imbarazzato anche gli uffici comunali del piccolo comune calabrese. E così la terna commissariale che gestisce il Comune di Limbadi sciolto per infiltrazioni mafiose, ha offerto i locali del Municipio per la manifestazione alla quale interverrà telefonicamente anche Salvatore Borsellino, fratello del procuratore Paolo Borsellino ucciso dalla mafia nel 1992.

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