Ora legale, questa notte lancette avanti di un’ora. E l’Europa decide di abolirla

Redazione

Dall'Italia e dal Mondo - In attesa del 2021

Ora legale, questa notte lancette avanti di un’ora. E l’Europa decide di abolirla
Nonostante il tentativo di abolirla, anche quest’anno torna l’ora legale.

30 Marzo 2019 - 08:49

Questa notte, tra sabato 30 e domenica 31 marzo, alle due di notte, le lancette degli orologi dovranno essere spostate un’ora in avanti. Dormiremo un’ora in meno, ma per i prossimi sette mesi si guadagna un’ora di luce.

Nonostante il tentativo di abolirla, anche quest’anno torna l’ora legale. Il 12 settembre scorso, la Commissione europea ha presentato una proposta per mettere fine allo spostamento di lancette ogni sei mesi. In seguito alle perplessità della maggioranza degli Stati membri, il provvedimento era stato rispedito al Parlamento, che ha avviato un nuovo iter legislativo per dar seguito alle richieste dei cittadini che si erano espressi contro l’alternanza tra i due orari. Insomma, se ne riparla l’anno prossimo. Più probabilmente tra due anni. A chiedere di cancellare il cambio di orario che scatta abitualmente in primavera, per terminare in autunno, sono soprattutto i paesi del nord Europa e quelli baltici, secondo i quali le ragioni del risparmio energetico sono ormai superate.

Il Parlamento europeo ha appoggiato la proposta della Commissione di abolire il cambio tra ora legale e ora solare, ma ha chiesto di spostare la data di entrata in vigore del nuovo regime dal 2019 al 2021. Secondo la posizione comune adottata dai deputati, infatti, gli Stati membri che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero cambiare le lancette dell’orologio per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero farlo l’ultima domenica di ottobre 2021. Per proteggere il mercato interno da perturbazioni, i deputati hanno chiesto che gli Stati membri e la Commissione coordinino le loro decisioni su quale ora adottare.

Introdotta per la prima volta nel 1916 in Gran Bretagna, molti Paesi subito dopo ne seguirono l’esempio. L’idea però era venuta a Benjamin Franklin già nel 1784, che aveva escogitato questo stratagemma per risparmiare energia. Ogni anno, il cambio dell’ora permette di posticipare l’uso della luce artificiale e di risparmiare energia. Nel 2017, secondo Terna, l’operatore che gestisce la rete elettrica, l’Italia ha risparmiato complessivamente 110 milioni di euro e 567 milioni di kilowatt ora, una quantità pari al consumo medio annuo di elettricità di oltre 200 mila famiglie. Con risvolti positivi anche sulle emissioni di Co2: 320mila tonnellate in meno nell’atmosfera.

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