Monreale, intitolata la Sala Lettura di Casa Cultura al filosofo monrealese Antonino Noto

Redazione

Cronaca

Monreale, intitolata la Sala Lettura di Casa Cultura al filosofo monrealese Antonino Noto

08 Marzo 2019 - 09:22

A Casa Cultura si è tenuta la cerimonia di intitolazione della Sala Lettura della biblioteca al filosofo monrealese Antonino Notò. I lavori sono stati introdotti dall’assessore Giuseppe Cangemi il quale ha dichiarato, nel corso del suo intervento che attraverso la memoria si può rafforzare l’identità di una comunità.

Il sindaco Piero Capizzi dopo il saluto istituzionale ai relatori, familiari e ospiti ha ricordato il professore Antonino Notò e rivolgendosi ai figli ha dichiarato che é stato un vero onore intitolare la sala lettura della biblioteca di Casa cultura ad un filosofo illustre della sua città che ha dato un contributo importante alla comunità monrealese. “Oggi – ha aggiunto il primo cittadino vogliamo rendere questo tributo al professore Notò per il suo grande impegno culturale e sociale”. Capizzi ha ringraziato i figli Giulia, Franco e Pippo e tutti i familiari presenti che hanno voluto condividere questa iniziativa.

L’assessore Serena Potenza ha ricordato il professore Noto come punto di riferimento dei giovani monrealesi e i degli studenti che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo. Sono intervenuti, fra gli altri, il professore Carmelo Botta che ha parlato della figura di Antonino Noto come un grande maestro e la figlia Giulia che dopo avere ringraziato il sindaco, gli assessori Giuseppe Cangemi, Serena Potenza e l’ex sindaco Salvatore Gullo é intervenuta con una relazione sugli scritti del padre.

Giulia Noto anche lei docente di filosofia, ha definito il padre un polimantico. “La libertà dava la responsabilità della scelta – ha detto la professoressa Noto – e mio padre la scelta l’aveva fatta, l’umiltà era la sua scelta etica”. Giulia Noto ha poi letto qualche passo degli scritti del padre, ricordando che alla filosofia del potere oppose la filosofia del singolo e della collettività ed alla filosofia della guerra oppose la filosofia della pace. Il professore Noto ha lasciato un testamento etico.

“Mi auguro – ha concluso la professoressa Noto -che in questa società mio padre rimanga un tassello valido che aiuti a comprendere il genere umano”. Al termine è stato scoperto il ritratto del professore Antonino Noto realizzato dall’artista Anna Russo. La cerimonia si é conclusa con un intrattenimento musicale dei maestri di Viola Federico e Riccardo Botta e con la scopertura della targa realizzata dal mosaicista Giosuè Cangemi. Presenti fra gli altri l’ex assessore Nadia Olga Granà che ha voluto fortemente la riapertura di Casa Cultura Santa Caterina.

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