Cronaca

Pioppo ci riprova e vuole diventare comune: il Comitato (ri)lancia il progetto

Sono trascorsi nove anni da quel referendum che non raggiunse il quorum per trasformare Pioppo da frazione di Monreale a comune autonomo. Nacque lì la storia del Comitato Pioppo Comune che ha mantenuto lo stesso nome, diversificando, però, le sue attività. Oggi il Comitato, lancia di nuovo la “pietra” a pochi mesi dalle elezioni amministrative. E ci vogliono riprovare a trasformare la frazione con appena 6 mila abitanti, in comune autonomo, con tanto di sindaco, assessori e consiglieri comunali. Il progetto, secondo quanto si legge nel post del Comitato, è già stato predisposto.

Nei prossimi giorni si attiveranno incontri ed assemblee per farlo conoscere a tutti i cittadini. Intanto sarà avviata una raccolta firme utili alla presentazione del progetto all’assessorato enti locali, come prevede la legge regionale numero 30/2000. “Da un incontro fatto con i consiglieri comunali eletti a Pioppo, oltre a condividere l’iniziativa, hanno dato la loro disponibilità ad autenticare le firme per presentare il progetto – dice il Comitato – Il nuovo progetto individua un territorio più ridotto, rispetto a quello oggetto del referendum del 18 aprile 2010 che non ha raggiunto il quorum”.

L’iniziativa nasce dalla volontà, sempre manifestata, della cittadinanza di Pioppo di volere essere autonomi dal comune di Monreale, di poter amministrare direttamente una comunità che nel nuovo territorio individuato, anche se ridotto rispetto al precedente progetto, conta una popolazione di oltre 6.000 abitanti, secondo il documento ufficiale rilasciato dall’ufficio anagrafe del Comune di Monreale.

“L’analisi socio-economica dell’istituendo nuovo comune, nonché le tante esperienze positive di comuni similari dal punto di vista territoriale – scrive il Comitato – ci consegnano un quadro chiaro di come un comune di queste dimensioni, ben amministrato, può dare risposte alle tante esigenze dei cittadini con il pieno coinvolgimento della popolazione residente nel territorio comunale. Oltre a questo vanno anche sottolineate le dissomiglianze storiche, geografiche, economiche e produttive che disegnano Pioppo come una realtà, non solo diversa da Monreale, ma con una identità ben delineata che da sempre i cittadini rivendicano”.

Secondo il Comitato, “negli ultimi anni non ci sono stati segnali che hanno valorizzato o migliorato le potenzialità di questo territorio, né potenziato servizi per migliore la condizione di vivibilità della frazione di Pioppo, anzi, abbiamo assistito ad un continuo impoverimento e depauperamento del territorio, alimentando sempre di più sfiducia nei cittadini verso l’amministrazione centrale. Ricordiamo la scuola materna chiusa ed abbandonata, la chiusura della guardia medica, la quasi totale assenzi di medici di base nel centro abitato di Pioppo, la chiusura della delegazione municipale, la totale mancanza di locali di pubblica utilità, la mancata realizzazione del collettore fognario che fa si che il Fiume Sant’Elia continua ad essere uno scarico fognario a cielo aperto. Di contro i Pioppesi però continuano a pagare tasse altissime per servizi inefficienti ed inesistenti”.

Per questo e per tante altre ragioni, ma soprattutto dietro la spinta dei cittadini, “il Comitato Pioppo Comune ha intrapreso l’iter burocratico-amministrativo perché Pioppo possa diventare comune autonomo”. E’ stata indetta per lunedì 4 febbraio alle 21, nella sede del Comitato Pioppo Comune un’assemblea con tutti i giovani di Pioppo che vogliono impegnarsi nella costruzione del nuovo comune e che loro dovranno amministrare. Qualche giorno fa, lo stesso sindaco Piero Capizzi aveva detto ad alcuni di loro che li avrebbe appoggiati nella presentazione del progetto.

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