Regione

Piana, sfiducia al presidente del consiglio comunale Petta. Lui replica: “Vigliacchi”

“A Piana un Presidente del Consiglio Comunale Infedele alle Istituzioni”: lo denuncia il gruppo Consiliare di maggioranza Piana Riparte, che traccia e segna con decisione una ferma linea di distacco etico ed intellettuale dalla condotta e dalle azioni del Presidente del Consiglio Comunale Alberto Petta. “È una dimostrazione di sfiducia politica, di distacco morale e di ferma condanna dei trascorsi e dei comportamenti, nonché delle affermazioni e dei passaggi fondamentali e chiari perpetrati dall’odierno presidente – dicono in una nota stampa i consiglieri – Un presidente che poco onora l’aula e per nulla ci rappresenta. Un presidente che dimostra sin da subito la sua propensione e la sua capacità di consigliere di opposizione e giammai di degno presidente del consiglio. Un presidente che, dentro e fuori l’aula, dovrebbe comunque rappresentare egregiamente e in maniera ineccepibile il ruolo che gli era stato concesso. Un presidente incapace di rappresentarci e di potersi dire il nostro Presidente. Manipolatore dell’aula e grande oratore social. Per nulla ciò che merita Piana ed il nostro consesso consigliare. Per nulla essenziale per l’attività amministrativa, né propositivo ogni qual volta muove una critica. Politica, la sua, di belle parole e di manipolazione e deformazione dei fatti e degli avvenimenti. Come gruppo consiliare di maggioranza, nonché rappresentanti dell’amministrazione comunale, non intendiamo altrimenti essere accomunati a tanta falsità, né vogliamo prorogare ulteriormente gli errori e il danno di credibilità e immagine creato dal presidente Alberto Petta, nei confronti del nostro gruppo e dei cittadini. Totalmente dissociati da ogni sua condotta e azione”.

E il gruppo ha presentato un’interrogazione: “Avvio e apertura istituzionale di una obbligata, dovuta e formale messa in discussione dell’operato e della eventuale possibilità di permanenza del consigliere Alberto Petta entro il ruolo
che fino ad adesso ha ricoperto”.

Replica proprio il presidente Alberto Petta raggiunto al telefono poiché fuori per altri impegni istituzionali all’interno della XXXV Assemblea Anci in rappresentanza dei giovani amministratori siciliani. “Apprendo dell’interrogazione dalla mail istituzionale del comune, come al solito l’ennesimo atto di vigliaccheria da parte del sindaco, che dietro i consiglieri comunali porta avanti una competizione inutile e personalistica che ha sofferto dal primo momento e che nulla ha a che fare con la crescita lo sviluppo di Piana degli Albanesi, tanto decantato in campagna elettorale – dice Petta – Un ridicolo atto di accusa senza alcun fondamento. Non devo certo difendermi da questi attacchi sterili e pretestuosi, né tantomeno devo dimostrare chi sono alla gente, ai numerosissimi elettori che ancora ringrazio per il costante affetto e la loro fiducia. Mi sono formato in Studi Politici e Costituzionali. Credo che il sindaco non possa dare alcuna lezione sul come si sta nelle istituzioni e su come esercitare un ruolo di questo tipo, la mia appartenenza all’Anci da più di 10 anni potrebbe esserne una prova. Un’interrogazione piena di false congetture che però non indicano la violazione di un solo articolo dello Statuto comunale o tantomeno del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale. Sfido il sindaco e i consiglieri comunali a dire quando io non avrei regolato i lavori del Consiglio in assoluta applicazione delle regole. La carica che ricopro mi consente di rappresentare l’ente senza necessità di permesso alcuno”.

Poi continua: “Ero al corrente che da mesi il sindaco anziché lavorare per la comunità, raccoglie informazioni, scarica post di Facebook per screditare il sottoscritto e scrivere questi dossier e finalmente L’elefante ha partorito il topolino. Io stesso nel mio ultimo video invitavo i consiglieri e il sindaco a uscire tutto ciò che avevano, Sono lieto che l’abbiano fatto e non sono affatto sorpreso. In ultimo, come già fatto in altre sedi, voglio ricordare che il ruolo che ricopro non mi è stato concesso da nessuno, è frutto del risultato elettorale, un record nella storia di Piana degli Albanesi, ed è stato frutto di un accordo pre-elettorale che è stata condizione sine qua non affinché il sindaco oggi potesse essere tale. È noto Infatti a tutti che senza il mio contributo in termini di candidati e in termini di voti ovviamente Petta sarebbe solo un privato cittadino”.

Sulla sfiducia: “Non sono affatto preoccupato – dice Petta – Sono al contrario molto preoccupato della sfiducia dei cittadini nei confronti di questa amministrazione già dai primi mesi. Sono preoccupato dai tanti cittadini che hanno scaricato l’amministrazione comunale perché delusi dal fatto che è in un anno e mezzo non sia realizzato un solo punto del programma elettorale. Sappia il sindaco e sappiano loro che nessuno mi ha mai ridotto al silenzio o intimidito. Ciò che mi muove e mi porta a scagliare critiche è il fatto che Piana merita un vero riscatto e non un opaca continuità del fare amministrativo precedente. Resto pronto a dimettermi un minuto dopo le giuste dimissioni del sindaco”. Poi conclude: “Con il mio ufficio legale stiamo valutando se ci sono gli estremi per un’iniziativa legale a tutela della mia immagine”

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