Cronaca

Partito Democratico, assemblea flop. Si tenta l’intesa con Monreale Bene Comune

Ennesimo passaggio politico del Pd di Monreale che ieri ha convocato una assemblea aperta a iscritti e simpatizzanti. A fronte di un così ampio invito ci si sarebbe aspettato un nutrito gruppo di persone, ma in realtà non è andata così.
Deludente (a detta di buona parte degli intervenuti) la relazione della segretaria Manuela Quadrante, che ha omesso ancora una volta di tracciare l’orientamento del partito in vista delle elezioni amministrative e ha recitato un compitino che sembrava più una rassegna stampa degli eventi del Pd nazionale. Unico elemento politico significativo la disponibilità di fare ingresso in Segreteria da parte di Stefano Gorgone e Giuseppe Magnolia, quest’ultimo ex assessore e in quota Lupo.

Molti degli intervenuti, invece, hanno lanciato l’invito di unire la Sinistra progressista e a non disperdere le forze che invece la segretaria Quadrante e Silvio Russo ormai non contengono più. All’interno di questo piccolo gruppo di presenti (appena 29) c’erano però ben sei unità del neo formato movimento Monreale Bene Comune tanto evocato all’interno del dibattito e che è apparso come di grande fastidio. Rimangono inquietanti domande: dove sta traghettando il Pd di Monreale? Cosa proporrà? Riuscirà a mettere in piedi una lista? E ancora, perché non viene convocato un direttivo, ma delle assemblee che hanno davvero poco senso?

A più persone che hanno vissuto questa assemblea è apparso chiaro che il riassetto del centro sinistra faccia capo, in questo momento a Monreale Bene Comune. Forse il Pd di Monreale ieri ha segnato l’ennesimo passo verso una parabola discendente che lo vede disgregarsi, non a causa delle logiche nazionali, ma per l’inadeguatezza di una articolata elaborazione politica slegata da numeri e alleanze predigerite.

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