Cronaca

San Martino, il Ris al “cimitero degli orrori” per tentare di dare un nome ai resti ossari

Il capitano dei Carabinieri Guido Volpe lo aveva detto nel corso della conferenza stampa: “E’ quasi impossibile individuare i corpi delle persone che sono stati tolti dalle loro tombe”. Ed è per questo che nel cimitero di San Martino, il “cimitero degli orrori” come è stato definito dagli stessi militari dell’Arma, da lunedì sarà al lavoro il Ris di Messina, il Reparto Investigazioni Scientifiche. I Carabinieri analizzeranno i resti ossari ritrovati tra i viali e nascosti nel cemento per fare spazio nelle sepolture, rivendendo così gli stessi loculi. Un giro illegale di compravendita scoperto nelle scorse settimane e sul quale la procura ha aperto un’inchiesta (leggi qui). Un lavoro assai delicato e complicato, che necessiterà anche del prelievo del Dna, poiché non esiste un registro aggiornato con i nomi dei defunti sepolti. Le famiglie che hanno i loro cari in questo cimitero, hanno chiesto agli investigatori di far luce su questo raggiro che sta assumendo contorni sempre più sconcertanti.

Share
Published by