Cronaca

Dedicazione della Cattedrale, Pennisi: “Evento che coinvolge il cuore credente della Comunità”

C’è grande attesa per la mostra che sarà inaugurata domani pomeriggio in occasione dell’anniversario della Dedicazione della Cattedrale di Monreale, e l’arcivescovo Michele Pennisi ha voluto parlare di questo importante evento. “Celebrare l’anniversario di dedicazione di una Chiesa – ha dichiarato monsignor Pennisi – è sempre un evento la cui portata non riguarda solo le pietre che compongono l’edificio sacro che è stato consacrato, ma coinvolge in primo luogo il cuore credente di una Comunità che con Cristo celebra il Mistero Pasquale “al piano superiore”. Quindi  – continua il messaggio dell’arcivescovo – se quella Chiesa è la Cattedrale, cioè la sede del Vescovo, la Comunità è quella estesa all’intero territorio, e supera anche i confini della storia presente perché è l’occasione per meditare sulla fede degli uomini e delle donne che dall’antichità ci parlano con le loro opere e contemporaneamente ci proietta nel futuro per consegnare “ciò che abbiamo udito e conosciuto…” (Sal 78,3).

“La mostra che si inaugurerà per celebrare i 750 anni della consacrazione della Basilica di Monreale ha, infatti, il preciso intento di mostrare tale trasversalità che dal soprannaturale giunge su un territorio, conduce tutti noi dalla fede semplice e genuina delle parrocchie fino al cuore nobile di Re Guglielmo, e ancora oggi unisce per mostrare la sublime bellezza redentrice, le istituzioni in essa coinvolte: la Regione Sicilia, l’Università di Palermo e l’Arcidiocesi di Monreale. L’autorevole presenza del Magnifico Rettore Fabrizio Micari, del Professore Vittorio Sgarbi assessore regionale dei Beni Culturali e identità siciliana, raccontano proprio questo grande impegno di sinergia che ha permesso di realizzare un evento espositivo di così grande rilievo”.

Monsignor Pennisi coglie anche l’occasione per ringraziare per il grande impegno che hanno largamente profuso in questa iniziativa, la dottoressa Lina Bellanca, soprintendente ai Beni Culturali di Palermo, come quello della professoressa Di Natale, direttore del Museo Diocesano. “Una dedizione – spiega Pennisi – che va oltre l’impegno professionale dovuto, e mi sento di dire che financo i loro uffici sono stati attraversati dal “gaudio giubilare” di questa Chiesa. Sì, non si tratta solo di pietre d’oro, non si tratta solo di oggetti preziosissimi, non ci sono solo carte antiche che raccontano una storia, c’è una fede che trasuda da tutto ciò che il genio artistico delle varie maestranze del passato ha consegnato alla Comunità che è per davvero contagiosa”.

“Mi sento di ringraziare il Signore – ha aggiunto ancora l’arcivescovo – per questa grande occasione che ha dato alla nostra Chiesa di Monreale, di essere nella storia e ancora oggi un crocevia d’incontro e di dialogo sulla via della bellezza, la stessa che ha coinvolto, con mia grande gioia, la Cattedrale, la Fabbriceria del Duomo, il Museo Diocesano, l’Archivio Storico, la Biblioteca “Torres” e l’Ente Opere, insieme alla Soprintendenza e l’Università di Palermo. La mostra sul “Tempio d’Oro” – ha concluso il prelato – si pone a conclusione di questo anniversario, durante il quale l’Arcidiocesi ha promosso diverse iniziative culturali, volte a sottolineare l’importanza ecclesiale di tale Giubileo che si concluderà il 26 Aprile con una concelebrazione presieduta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità e dei vescovi di Sicilia”.

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