Il biotestamento diventa legge: via libera del Senato. Anche i medici cattolici a favore

Redazione

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Il biotestamento diventa legge: via libera del Senato. Anche i medici cattolici a favore

14 Dicembre 2017 - 18:06

E’ arrivato anche il via libera del Senato al provvedimento sul biotestamento. I voti a favore sono stati 180, quelli contrari 71, 6 gli astenuti. Il testo diventa legge. Grande applauso in Aula. Il presidente del Senato ha rivolto loro un saluto durante i lavori di Aula. ha rivolto un saluto ai dirigenti dell’associazione Coscioni. Con la presenza in Aula l’associazione testimonia l’impegno di una battaglia portata avanti da anni per vedere riconosciute le dichiarazioni di fine vita. Al Senato Mina Welby, presidente dell’associazione e moglie di Piergiorgio; Filomena Gallo segretario dell’associazione; Carlo Troilo, consigliere generale. In tribuna anche i genitori di Luca Coscioni Rodolfo e Anna Cristina e la figlia di Carlo Lizzani, Flaminia. Con loro anche Generosa Spaccatore, moglie di Luigi Brunori e Maddalena Soro, moglie di Giovanni Nuvoli.

“Pur nella diversità delle opinioni, di fronte a noi dobbiamo tener presente la vita reale delle persone, i loro bisogni, le loro sofferenze, le loro aspettative. Possiamo dire di aver assolto al nostro compito quando, in coscienza, decidiamo secondo criteri di responsabilità, cercando tutti insieme la strada di maggior condivisione possibile anche sulle questioni più divisive”: così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, nel corso del tradizionale scambio di auguri di fine anno con la stampa parlamentare, commentando l’approvazione del biotestamento.

“Biotestamento: Dal Senato via libera a una scelta di civiltà. Un passo avanti per la dignità della persona” ha twittato il premier Paolo Gentiloni dopo aver appreso la notizia. Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha espresso apprezzamento: “Dal Parlamento arriva un importante segnale di civiltà e riconoscimento di diritti – ha detto Orlando – Un passo avanti, perché non si ripetano più situazioni che mortificano il diritto di tutti, ma ognuno sia accompagnato e rispettato nelle proprie scelte”. Il provvedimento prevede che, nel rispetto della Costituzione, nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.

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