Materna di Pioppo, è “guerra” tra i consiglieri Costantini e Guzzo

Redazione

Cronaca

Materna di Pioppo, è “guerra” tra i consiglieri Costantini e Guzzo

05 Ottobre 2017 - 18:28

E’ “guerra” di comunicati tra il consigliere Fabio Costantini e Giuseppe Guzzo. Il pentastellato accusa Guzzo di non aver firmato la presa d’atto sulla delibera conclusiva relativa proprio alla commissione d’inchiesta sulla materna di via Polizzi a Pioppo. Commissione, tra l’altro, presieduta proprio da Guzzo: “Guzzo dovrebbe spiegare ai cittadini di Monreale e di Pioppo in particolare, le ragioni per le quali non ha votato in Consiglio la delibera conclusiva relativa alla Commissione d’inchiesta (con la quale si prendeva atto della relazione finale dei lavori della Commissione) e, cosa profondamente più grave, non ha votato l’atto d’indirizzo formulato dal sottoscritto e condiviso da tutti i capigruppo presenti, che impegna l’amministrazione ad adottare nel più breve tempo possibile tutte le misure idonee e gli atti necessari affinché la scuola di via Polizzi possa esser recuperata, riqualificata e restituita alla Città”.

“Rimango davvero basito dalle affermazioni che fa Costantini nei miei confronti – dice Guzzo – Desidero chiarire proprio perché i monrealesi abbiano un quadro perfetto della situazione. Il giorno della votazione in consiglio comunale sulla delibera sono arrivato tardi per motivi di lavoro. E la votazione era già stata fatta. Al di là di questo, e non voglio giustificarmi, non mi pare una mancanza grave il fatto che io non prenda atto di una relazione preparata da me stesso. Ha senso prendere atto di una cosa scritta da me? Ha più senso, invece, cosa che è successa, che siano tutti gli altri miei colleghi a firmare la relazione”.

E sull’emendamento che impegna l’amministrazione comunale ad accelerare l’iter per la restituzione della scuola materna alla collettività, Guzzo precisa: “Intanto Costantini si appropria di una cosa non sua, visto che l’emendamento è stato preparato da tutte le forze politiche. E poi si sarà distratto. Perché la nostra firma su quel documento c’è. Eccome. Detto questo, eviterò di rispondere a domande senza senso”.

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