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Completato alla Cala il gigantesco murale dedicato a Falcone e Borsellino

L’opera realizzata su una parete dell’Istituto Nautico “Gioeni Trabia” da due giovani street artists nisseni, Rosk e Loste diplomati all’Accademia di Belle Arti di Palermo è ispirata al celebre scatto del fotografo palermitano Tony Gentile.

Nato per volontà dell’Associazione Nazionale Magistrati, è stato presentato questa mattina, presso l’Aula Magna del Nautico, alla presenza del sindaco di Palermo e della Città Metropolitana, Leoluca Orlando, della presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, del presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati, Eugenio Albamonte e del presidente della sezione distrettuale della Associazione Magistrati, Sergio Gulotta.

Presenti, alla cerimonia, tra gli altri, anche Giovanni Litrico, dirigente scolastico del “Gioeni Trabia; Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo; Roberto Scarpinato, Procuratore Generale della Corte d’Appello di Palermo; Leonardo Agueci, ex Procuratore Aggiunto di Palermo; Stefano Bologna, sindaco di Isola delle Femmine; Anna Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci e Giovanni Parpacuri, autista di Falcone nei primi anni ’80.

“Un’occasione per ricordare i venticinque anni dalle terribili stragi del ’92 – ha dichiarato Orlando – ma al tempo stesso, per ricordare tutti coloro che hanno dato la vita e hanno perso la vita per un recupero di identità. Credo che, simbolicamente, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino rappresentino il recupero, dalla vergogna all’orgoglio, dell’identità palermitana e dell’identità nazionale, sfregiate dalla mafia. Falcone e Borsellino rappresentano, altresì, il recupero dell’identità della magistratura e delle forze dell’ordine e di quanti sono impegnati nell’azione di contrasto del fenomeno criminale e mafioso, che ha colpito e che si è infiltrato in tutti i palazzi istituzionali, diventando un fenomeno terribilmente invasivo e pervasivo all’interno delle istituzioni. Palermo, la Città Metropolitana con l’Istituto Nautico “Gioeni Trabia”, collocato nel porto di Palermo ha partecipato all’iniziativa dell’Associazione Nazionale Magistrati. Ad essa vanno la nostra gratitudine ed il nostro apprezzamento”.

“L’inaugurazione di questo murale – ha sottolineato Rosy Bindi – con la foto più famosa di Falcone e Borsellino, in una parte visibilissima a tutti i palermitani e coloro che raggiungono Palermo ricorda che questa non è la città della mafia ma la città di Falcone e Borsellino”.

Questo murale – ha detto Eugenio Albamonte – è una bella risposta a una serie di atti vandalici e a una certa insofferenza per la memoria di Falcone, Borsellino, Livatino, un modo di dire che non deflettiamo dalla memoria e dai valori che i nostri colleghi ci hanno lasciato”.

“Tutti abbiamo visto – ha commentato Sergio Gulotta – quelle immagini di orrore, 25 anni fa, che deturparono l’onore di questa terra e che ci privava di due fra i siciliani migliori. Abbiamo pensato che in occasione del 25esimo nessuna parola sarebbe bastata a commemorarli, per questo abbiamo pensato a un omaggio diverso”.

Tony Gentile – autore del celebre scatto di Falcone e Borsellino, ha ammesso che “non si può essere soddisfatti per una foto che vede due uomini uccisi dalla mafia, il sentimento umano è di grande dolore, non avrei mai voluta vederla questa foto e non avrei mai voluto vedere quindi questo murale, ma questa fotografia dopo gli attentati ha assunto un valore di speranza, dà anche un messaggio di coraggio”.

Durante la cerimonia è stata letta la missiva inviata da Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni: “E’ un dono inaspettato rispetto ai tristi episodi recenti, che ritrae l’amicizia tra Giovanni e Paolo e, da quella parete, adesso potranno vegliare sulla città”. Al termine della presentazione, è stata svelata una targa posta alla base del murale.

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