Inferno di fuoco a Pioppo e Giacalone: in azione un Canadair

Redazione

Cronaca

Inferno di fuoco a Pioppo e Giacalone: in azione un Canadair

11 Luglio 2017 - 12:46

Un gravissimo incendio sta distruggendo ettari di bosco a Giacalone. Sul posto Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione Civile. Paura tra i residenti. Le fiamme sono molto vicine ad alcune case. Fiamme anche nel bosco nei pressi della Sp 20 e dello scorrimento veloce Palermo-Sciacca, un terzo incendio si è sviluppato più a valle. Mentre a Pioppo è divampato il quarto fronte a valle del torrente Sant’Elia. In azione anche un Canadair richiesto dalla Forestale a supporto degli uomini a terra. La situazione al momento rimane critica.

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI

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2 commenti a “Inferno di fuoco a Pioppo e Giacalone: in azione un Canadair”

  1. turiddu ha detto:

    Per ragioni di lavoro e per fede ecologista, da decenni , ad ogni ondata di caldo sobbalzo al suono della odiata suoneria! Quando poi tutta la Sicilia brucia vado in tensione perché capisco e sono certo che la suoneria squillerà! Perché nel ristretto mondo di quelli che dagli incendi , oggi(a parlare del passato ci perderemmo nei meandri della miriade dei potenziali beneficiari) traggono vantaggio scatta la consapevolezza che il sistema antincendio è andato in crisi! Sanno che il loro maledetto momento è arrivato ! Da circa 3 anni , nel settore centrale dei monti di Palermo non si verificavano incendi “I PASCOLI SI STAVANO INDURENDO ” le praterie erbose si stavano trasformando in macchia mediterranea e , ancora peggio, quest’ ultima in bosco :”L’armali nun ponnu trasiri chiù”! Tutti Noi abbiamo interesse che quel fenomeno ecologico , da taluni pochi aborrito , della evoluzione naturale della vegetazione da forme meno evolute ad altre stabili e in grado di proteggerci dalle conseguenze del cambio climatico , ormai in atto, venga favorito , tanto più che fa tutto la natura e dunque, è gratis! Nel territorio tutti sanno chi sono i ” taluni pochi ” che hanno interesse che tutto ciò non avvenga ma nessuno può incolpare nessuno se non in presenza di prove tangibili.( Anche in presenza di esse la denuncia di un cittadino sarebbe ,in questa nostra Terra , un atto rischiosissimo) Ma ci sono gli addetti ai lavori che hanno precisi obblighi che vanno dalla perimetrazione e stima del danno alla stesura dei catastini delle aree incendiate affinchè per 5 anni , gli organi di polizia possano fare rispettare il divieto di qualunque forma di fruizione di quelle aree! ( come previsto dalle vigente normativa sulla deterrenza degli incendi) Non è impossibile! Questione di Priorità! Intanto “Bosco Scalia”una preziosa lecceta mista , oggetto di studi e di visite didattiche di centri di studio ed Università, sta bruciando! La faceva franca dal 1952(ultimo incendio segnato negli annali della competente Autorità Forestale)

  2. Pix ha detto:

    Concordo con Turiddo. E’ opinione diffusa che siano quei ‘4’ a Giacalone, ogni anno in maniera lieve ed ogni 4-5 anni in maniera devastante, per far posto al pascolo de i loro animali. D’altronde, se vedi i posti dove sono scoppiati, contemporaneamente, gli incendi, noti chi abitualmente staziona là nei pressi. Perché un’azione così coordinata e in luoghi difficilmente accessibili non può essere promossa da forestieri, ma da persone (?) che conoscono bene quei luoghi. Appunto, i fantastici ‘4’ diffusori di distruzione e morte.

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