Cronaca

Monreale e i monrealesi si sono ripresi la loro Festa

Piaccia o no, parlano i numeri. Due sold-out per gli spettacoli di Sasà Salvaggio e di Michele Zarrillo; tantissimi fedeli dietro al Crocifisso; commercianti molto soddisfatti per i guadagni; meno problemi di ordine pubblico dello scorso anno. Insomma la Festa del Santissimo Crocifisso del 2017 si chiude con un buon successo. Merito di un assessorato al Turismo che ha funzionato bene (ex assessore Toti Zuccaro in testa, ma determinante il supporto di Mario Micalizzi e Ina Modica, oltre che del direttore artistico Salvatore Autovino) oltre che degli impiegati comunali. E poi una macchina del servizio d’ordine perfetta: grande spiegamento di Forze dell’Ordine, con i Carabinieri che non hanno mai lasciato da sola la città intervenendo nelle situazioni “più calde”. E la protezione Civile che ha schierato quasi 50 volontari. Per non parlare della Croce Rossa che ha compiuto decine di interventi di asssistenza medica. E anche la Polizia Municipale non si è fatta (stavolta) trovare impreparata, schierando praticamente tutti gli uomini disponibili al comando. Possiamo dirlo: la Festa, dopo gli anni bui in cui era caduta, torna ai fasti di un tempo.

Ne avevamo parlato bene anche nei due anni precedenti, quando era assessore Ignazio Zuccaro che con impegno, determinazione e tanta fantasia, aveva permesso di ridare credibilità alla festa più importante per i monrealesi, ma non solo. Per il concerto di Zarrillo, alcune fonti parlano di qualcosa come 15 mila persone presenti. E l’impressione è che il dato non si distolga poi tanto dalla realtà. Insomma Monreale e i monrealesi sembrano essersi ripresa la Festa, la loro Festa, che aveva subìto un tracollo quasi senza fine e che, passateci il termine, è stata ripresa per i capelli, salvata da una mortificazione che non meritava. Determinante quest’anno la scelta da parte dell’amministrazione di tenere sotto controllo tutto, nessun dettaglio escluso, evitando di mescolare comitati di qualsiasi genere con la propria ed efficace macchina organizzativa.

Certo, la strada è ancora lunga. E già l’anno prossimo l’amministrazione Capizzi sarà chiamata all’arduo compito di migliorarla ancora di più. Perché adesso Monreale non può più sbagliare. Ha addosso l’etichetta Unesco e deve quindi mostrare tutto il meglio che può. A partire dalla Festa, deve aggiungere altri eventi che la rendano sempre più appetibile dal punto di vista turistico. Un impegno non di poco conto.

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