Pd a Monreale, riunione ad alta tensione. Oggi Rubino incontra Capizzi

Raimondo Burgio

Cronaca

Pd a Monreale, riunione ad alta tensione. Oggi Rubino incontra Capizzi

07 Aprile 2017 - 09:10

Si è riunita ieri sera la segreteria del Pd monrealese che al momento è commissariata per le vicende che ormai sono ben note. E’ stata una seduta interlocutoria, in cui sono venute fuori le varie anime del partito ancora una volta a confronto e che hanno espresso un sentire diverso, stratificato, variegato, talvolta​ anche di scontro sin quasi alla provocazione. Nel tempo hanno portato proprio ai dissidi e alle scissioni interne mettendo in evidenza quelle che sono divenute quasi delle annose questioni.

Ci è sembrata molto coerente la scelta, da parte del commissario Antonio Rubino, di arrivare a una posizione che fosse conciliante non tanto per una mera questione di pacificazione e civiltà, ma nel tentativo di dare un segnale di vera unitarietà al partito e alla sezione monrealese in particolare, che può vantare una lunga storia di militanza attiva e proficua. Tale sintesi dei lavori è stata certamente fatta scaturire per arrivare già a oggi ad un incontro che si spera sia fattivo e decisivo per la vita non soltanto del partito ma anche e soprattutto della città.

Rubino avrà un primo incontro di preludio con l’intera compagine dei consiglieri comunali del Partito Democratico e con questi, nella speranza che si presentino uniti, sotto il segno della collaborazione, del lavoro di squadra e soprattutto con una coerenza di pensiero cercheranno di lavorare affinché successivamente intorno alle 14 lo stesso Rubino possa avere un mandato ampio decisionale nell’affrontare una proposta più organica di squadra assessoriale con il primo cittadino Piero Capizzi.

Certamente si registrerà però l’assenza di alcuni consiglieri, intanto per la estemporaneità dell’invito fatto da Rubino, e in secondo luogo perché probabilmente resta qualche dissapore che non dà luogo a una serenità più consona. Resta da comprendere, nel prosieguo, lo sviluppo delle vicende e di certo rimane la volontà di una riappacificazione con il significato della ricerca di una maggiore unitarietà e di una risposta legata alle istanze di una città che necessita di una governance incisiva e migliore. Ma che soprattutto non può essere lasciata in mano soltanto agli assessori di Capizzi.

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