Pioppo, il giorno dopo: “Adesso si pensi alla sicurezza”

Sono trascorse meno di 24 ore dal funerale di Angelo, Giacomo e Giosuè (leggi qui) morti in un terribile incidente la scorsa notte (leggi qui) per cause che sono in fase di accertamento da parte dei Carabinieri. E come ha detto il Vescovo di Monreale, Michele Pennisi, nel corso della sua omelia, adesso “è il momento di farsi forza, di andare avanti e avere la fede in Dio”.

La frazione stamattina si è risvegliata triste, devastata dal dolore della perdita di tre figli. Si poteva evitare? E’ una fatalità? Destino? Domande che non avranno mai una risposta. Adesso, però, è il momento di fare delle attente riflessioni. Soprattutto per la sicurezza stradale. Perché nella frazione sono stati segnalati, anche alle autorità, Polizia Municipale e Carabinieri in testa, auto lanciate a folle velocità attraversare via Provinciale, soprattutto nelle ore notturne, la mancanza di un’adeguata segnaletica stradale sia orizzontale che verticale.

I Carabinieri, sia di Pioppo che di Monreale, oltra ai classici pattugliamenti, effettuano dei controlli nelle zone sensibili, come in circonvallazione, sulla statale 186, all’ingresso della frazione, sia dal lato di Monreale, che dal lato di Giacalone.

In parallelo andrebbe fatta una campagna di sensibilizzazione, che parta dalle scuole, che coinvolga in prima persona i bambini che frequentano gli istituti di Pioppo, ma non solo. L’educazione stradale è necessaria alle nuove generazioni che devono aver chiaro che la vita può finire in un decimo di secondo, spesso per responsabilità non nostre.

Nicola Taibi

L’assessore alla Polizia Municipale Nicola Taibi: “Non è certo il drammatico fatto di cronaca che ci spinge a parlare di sicurezza stradale – dice – ma è chiaro che acceleriamo per fare un certo tipo di ragionamento. Inizierò a lavorare per capire se esiste la possibilità di installare dei dossi nei punti nevralgici della frazione; avviserò gli uffici che predispongano gli atti necessari per far dipingere le strisce pedonali; con la Polizia municipale pianificherò una serie di controlli agli automobilisti. Perché sono convito che l’educazione stradale, dimostrare che siamo sul territorio per aiutare gli automobilisti e non per multarli, è la migliore forma di repressione di cattive abitudini”.

Anche l’autovelox fisso è una delle possibilità. Ma servono tanti soldi. “Per questo speriamo di poter fare maggiori controlli con quello mobile”, dice Taibi. Le due giornate di servizio (in realtà sommate forse non arrivano a 4 ore, ndr) non hanno senso. Gli automobilisti devono avere chiaro il concetto che le forze dell’ordine sono sul territorio ed in mezzo ad una strada per la sicurezza di tutti noi. E questo concetto, ancora, non è chiaro a tutti. C’è chi continua a vedere un agente in divisa, come il “cattivo di turno” capace solo di fare multe. Quando invece potrebbe essere colui che ci ha salvato la vita.

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