Ecco come il verde pubblico di Monreale cambierà volto

Redazione

Cronaca

Ecco come il verde pubblico di Monreale cambierà volto
Consulente per questo nuovo progetto di manutenzione degli spazi verdi è il professor Francesco Maria Raimondo: "Ecco cosa c'è da fare"

04 Ottobre 2016 - 10:08

Inizia un percorso di riqualificazione del verde di Monreale. A seguire il progetto, che comincia a muovere i primi passi, Francesco Maria Raimondo, ex direttore dell’Orto Botanico di Palermo, ex assessore al verde del comune di Palermo ed uno dei massimi esperti di botanica del panorama nazionale.

Raimondo è legato da una profonda amicizia al sindaco Piero Capizzi ed è stato proprio il Primo Cittadino a chiedere al professore di fare una passeggiata per il centro storico e farsi un’idea della situazione del verde pubblico.

Francesco Maria Raimondo

Francesco Maria Raimondo

“Ho visitato i punti più importanti della cittadina – spiega Raimondo – dal Chiostro alla Villa Comunale ed il Belvedere. Ovviamente ci sono degli interventi che andrebbero fatti”. Raimondo parla di piante ormai vecchie, alcune che andrebbero tolte anche per motivi di sicurezza; altre piante che sono inadatte al contesto storico ed architettonico della città. “Serve una riflessione appropriata ed un progetto importante – dice Raimondo – Mi sono fatto carico di iniziare questo percorso e mi riprometto di fare una relazione accurata per consegnare al sindaco un report con le indicazioni precise”.

Ci sono da sostituire alcune piante ormai diventate troppo vecchie, altre perché troppo grandi e stanno creando dei danni strutturali alle infrastrutture che le circondano: “All’interno del Belvedere, per esempio – spiega Raimondo – c’è una magnolia ormai semisecca ed un ficus, la cui chioma, ormai, non solo ha danneggiato la pavimentazione, ma si sta appoggiando alle strutture monumentali che si trovano lì. Ecco questi sono, secondo me, i primissimi interventi da compiere”.

Un altro tema che sarà affrontato è il contesto in cui vanno inserite le nuove piante: “Qui bisogna rispettare l’atmosfera araba-normanna – dice Raimondo – Bisognerebbe iniziare il tema dell’arancio amaro, il carrubo, l’ulivo e il cipresso colonnare. Eviterei corinzie, ficus e siepi particolari. Le amministrazioni, oggi, infatti, molto spesso non dispongono né del numero adeguato di giardinieri, né delle figure professionali adeguate a mantenere verde complesso. Meglio quindi scegliere delle specie adatte al contesto, ma che siano di facile gestione”.

Insomma comincia un percorso “verde” a Monreale. Il sindaco: “Avere come consulente il professor Raimondo per noi è un onore – dice Capizzi – Adesso attendiamo il report e cominceremo gli interventi prioritari di manutenzione dei nostri giardini che necessitano di una manutenzione adeguata”.

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