Giunta, il silenzio del Pd è “assordante”. Toti Zuccaro dimissioni confermate

Ancora una volta proviamo a cercare di capire quali scenari si stanno profilando nella vicenda entropica della politica Monrealese.

Da una parte abbiamo le questioni in casa del primo cittadino che a sentire le  prime anticipazioni stanno per arrivare ad una fine: sembra infatti che il rimpasto totale avesse (come sempre da tutti sostenuto) l’unico obiettivo di allontanare con un buon pretesto l’assessore Lo Coco.

Il nuovo che avanza avrebbe una giunta con un unico nuovo acquisto, il team del coach Capizzi dovrebbe mantenere alla fine le due ali Cangemi e Taibi (magari con ruoli e deleghe un po’ diverse) per esercitare un’opzione verso il cartellino di Santo D’alcamo.

Se “tutto cambia per non mutare” secondo il vecchio adagio di memoria gattopardiana, di certo il partito democratico non gradirà l’atteggiamento che sembra strumentale a creare tanto movimento quasi per guastare il delicato equilibrio del Segretario Toti Zuccaro e degli assessori in carica Pd.

Ci poniamo delle domande come tutti i cittadini: erano questi assessori ad arrecare fastidio a Piero Capizzi? Non sarebbe stato meglio aprire un tavolo di discussione sulla base di vere strategie politiche e trovare strade e nomi comuni? L’intento di innovare doveva solo spianare la strada a nuovi equilibri?

Se passiamo all’altra questione riguardante il primo partito, il condizionale è d’obbligo parlando del Pd. Qui il silenzio è la nuova consegna. La squadra è in ritiro e la campagna acquisti in vero fermento.  L’assenza di informazioni la dice lunga, e la notizia che si può confermare sono le dimissioni del segretario Toti Zuccaro rese ufficiali anche al provinciale del Partito Democratico. Questo al momento dirigerà le trattative col Sindaco seguendo le indicazioni del direttivo monrealese e appare chiaro che di certo rifiuteranno una riproposizione della vecchia compagine di cui parlavamo prima.

Non ci sono nomi da fare. Il Pd coerentemente con le parole del Sindaco Piero Capizzi, cerca dei nomi di un certo spessore, ma che (alla luce delle prerogative interne) dovranno soddisfare il criterio primo di ricevere un ampio consenso nella compagine dei consiglieri.

Pare anche che la corrente cracoliciana rappresentata dal sindacalista Silvio Russo al momento non abbia grande successo tra i “compagni” indisposti dall’atteggiamento che questi vorrebbe assumere come se fosse l’ago della bilancia di tutto il quadro politico. E il rifiuto di una dichiarazione dell’onorevole regionale la dice lunga.

La soluzione non sarà facile e a questo punto potrebbe essere il Pd qualora si presenti realmente compatto a poter incidere proficuamente e responsabilmente sul futuro di questa giunta e dell’amministrazione tutta.

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