Rimpasto di Giunta, ecco gli assessori che rischiano di più

Fibrillazione per ora nelle stanze del sindaco e tra i vertici del Pd. Si raccontano riunioni fiume in Sala Rossa tra i consiglieri e gli uomini chiave di Capizzi. E anche nel Pd per ora è la ricerca di equilibri e di tranquillità per proporre i nomi che stiano bene a tutti.

Noi proviamo a stilare una sorta di borsino, con le probabilità che ogni singolo assessore venga confermato espressa in percentuale. Sono le nostre impressioni, per carità. Magari facile ad essere smentito, ma si tratta di un’analisi attuale della situazione politica.

IGNAZIO ZUCCARO – 80 % – Tra i sei, sembra quello più accreditato a rimanere. Dal Pd arriverà la richiesta di conferma al sindaco Capizzi. Lui, comunque, pare un nome gradito. Con il rimpasto non dovrebbe entrarci nulla.

 

GIUSEPPE CANGEMI – 50 % – Capizzi lo vorrebbe al suo fianco ancora. Non tutti sono d’accordo. Lui, però, è un uomo chiave, vicesindaco e braccio destro del Primo Cittadino. Gestisce un assessorato molto complesso, ma ormai ha chiare determinate dinamiche e un suo cambio potrebbe impantanare il suo settore.


NADIA OLGA GRANA’ – 40 % – 
Sembrava una delle sei sicure della riconferma, ma nelle ultime ore non è più così. All’interno del Pd, infatti, molti vorrebbero una sua epurazione. Lei, però, ha sempre risposto alle critiche con i fatti.

 

NICOLA TAIBI – 20 % – L’unico dei sei assessori a non avere copertura politica. Il più accreditato ad essere sostituito, ma Taibi, comunque, ha fatto il suo. Difficile che il suo nome venga riproposto.

 

 

SANDRO RUSSO – 5 % – Il rimpasto nasce proprio per “causa” sua (insieme a Pippo Lo Coco), per il problema del doppio ruolo. Nel Pd sarebbero d’accordo ad una sua sostituzione. Lui, comunque, ne esce alla grande, con l’ottimo lavoro svolto nella Polizia Municipale.

 

PIPPO LO COCO – 1 % – Anche per lui problema del doppio incarico. Lui, dopo aver perso l’incarico per i rifiuti, si è un po’ defilato dalla Giunta, non partecipando a nessuna riunione, ma mantenendo il suo ruolo da consigliere, forse quello che gradisce di più.

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