Ostaggi morti a Dacca, tra di loro anche una manager siciliana

Redazione

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Ostaggi morti a Dacca, tra di loro anche una manager siciliana
Intanto il premier Matteo Renzi ha spiegato che le notizie ufficiali saranno rese note solo dopo la comunicazione alle famiglie

02 Luglio 2016 - 15:44

Sono nove le vittime italiane accertate finora. A dichiararlo è il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Tra di loro anche una manager siciliana, residente nella città asiatica, si tratta di Adele Puglisi, cinquantenne, che si trovava nell'”Holey Artisan Bakery” assaltato dai terroristi (leggi qui). Sembra che la donna, manager della sede Artsana di Dacca (la grossa azienda di produzione di articoli sanitari), avesse appuntamento con alcune persone proprio al locale, a ricordarsi di lei è stato uno degli chef del locale Jacopo Bioni.

Da alcuni minuti sono stati resi noti i nomi di alcune delle vittime italiane in Bangladesh, secondo notizie non ancora confermate ufficialmente: Nadia Benedetti, imprenditrice tessile, di Viterbo; Cristian Rossi, di 47 anni, manager, di Feletto Umberto (Ud) Marco Tondat, imprenditore tessile, di Cordovado (Pordenone); Adele Puglisi, imprenditrice, della provincia di Catania; Claudia D’Antona, di Torino; Simona Monte, di 33 anni, di Magliano Sabina (Rieti).

Il Papa è “profondamente rattristato dalla violenza insensata perpetrata contro vittime innocenti a Dacca, esprime di cuore le proprie condoglianze e condanna questi atti barbari come offese contro Dio e contro l’umanità”. In un messaggio inviato alla diocesi di Dacca, a nome del Papa, dal segretario di Stato Pietro Parolin Francesco “affida i morti alla misericordia di Dio, e assicura le proprie preghiere alle famiglie in lutto e ai feriti”.

Intanto il premier Matteo Renzi ha spiegato che le notizie ufficiali saranno rese note solo dopo la comunicazione alle famiglie. “Davanti alla tragedia dell’estremismo radicale – ha dichiarato il premier – credo sia il momento in cui l’Italia unita dia un messaggio di dolore e compassione. Piangiamo lacrime di solidarietà e cordoglio, ma è anche il momento di lanciare un messaggio di determinazione: l’Italia non arretra davanti alla follia di chi vuole disintegrare la vita quotidiana, siamo colpiti ma non piegati“. “Continueremo – ha aggiunto – la lotta tutti insieme e tutti uniti per affermare un’idea di civiltà diversa da quella che purtroppo abbiamo visto in azione stanotte in Bangladesh”.

La nazionale di calcio, scenderà in campo questa sera per la partita dei quarti di finale degli europei contro la Germania con il lutto al braccio.

Il sindaco della Città metropolitana di Palermo e presidente Anci Sicilia, Leoluca Orlando, ha disposto che lunedì 4 luglio le bandiere dei palazzi comunali di Palermo e della città metropolitana siano esposte a mezz’asta “in segno di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime della strage di Dacca”.

Orlando, inoltre, ha espresso “ferma condanna per l’ennesima strage di integralisti criminali” e ha invitato i sindaci delle città metropolitane, siciliani e italiani, a fare lo stesso. “E’ necessario mostrare coesione – ha concluso – nel rifiutare qualsiasi forma di violenza e di estremismo barbaro, riaffermando i principi del dialogo fra culture e religioni”.

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