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La Gran Bretagna è fuori dall’Europa

“Ora potremmo cantare il nostro inno senza che Bruxelles ci dica che è sbagliato”, ha detto il leader dell’Ukip, Nigel Farage commentando l’andamento dello spoglio. È “una vittoria della gente vera, una vittoria della gente ordinaria, una vittoria della gente per bene. Abbiamo lottato contro le multinazionali, le grandi banche, le bugie, i grandi partiti, la corruzione e l’inganno”, ha aggiunto Farage, che ha definito il 23 giugno come l’Independence Day della Gran Bretagna.

Il leader dell’Ukip spera che altri seguiranno il suo esempio e si augura “di avere buttato giù il primo mattone. Mi auguro che questo sia il primo passo verso un’Europa di stati sovrani”. Il primo ministro David Cameron ha annunciato le dimissioni: “Il popolo inglese ha scelto. Ci dovrà essere un nuovo primo ministro eletto a ottobre” che dovrà guidare i negoziati con l’Ue” ha detto Cameron.

Il ‘Leave’ ha ottenuto il 51,9 per cento dei voti e il ‘Remain’ il 48,1 per cento. Per la Brexit – riferisce il sito della Bbc – hanno votato 17.410.742 elettori, mentre per restare nell’Ue i voti sono stati 16.141.241. L’affluenza al referendum viene fissata al 72,2 per cento.

E’ panico sui mercati finanziari con la sterlina ai minimi dall’1985 sul dollaro. Crolla l’Asia mentre si annuncia una giornata dura per le borse europee. Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha dichiarato che la Ue è “determinata a mantenere la sua unità a 27” e ha sottolineato che fino a quando la Gran Bretagna non lascia, vengono formalmente applicate le norme Ue.

Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, vuole incontrare AngeMerkel per evitare l’effetto domino, anche se “Non ci sarà alcuna reazione a catena – ha detto Schulz alla tv pubblica tedesca Zdf – non credo che altri Paesi saranno incoraggiati a percorrere questa strada pericolosa”.

“Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l’Europa è la nostra casa, è il nostro futuro”. Così Matteo Renzi ha commentato i risultati del referendum su Twitter.

Il Parlamento Europeo si riunirà per una sessione straordinaria sulla Brexit martedì prossimo. Questa, a quanto si è appreso, la decisione maturata dalla conferenza dei presidenti dei gruppi politici ancora in corso. Il Pe chiederà a Londra di formalizzare la richiesta di uscita dall’Ue e l’applicazione dell’articolo 50.

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