La tensione c’era ed è inutile negarlo. Nel Pd si covano rancori e c’è chi pensa ai propri interessi personali (elezioni regionali all’orizzonte). Ma un dato è certo. La segreteria regge. Toti Zuccaro insomma getta acqua sul fuoco, riuscendo a spegnere le velleità di protagonismo di qualcuno e tenendo tutti con i piedi per terra per il bene della città.

Nessun cambio di assessori. D’altronde, come sottolinea lo stesso Zuccaro i cambi vanno fatti quando le cose vanno male. E i tre targati Pd, Nadia Granà, Sandro Russo e Ignazio Zuccaro hanno lavorato e stanno lavorando bene, pur riconoscendo le difficoltà, soprattutto dal punto di vista economico e “nonostante si siano commessi degli errori su cui stiamo lavorando”, dice Zuccaro. Ma la sostanza non cambia: il Pd non ha esigenze di cambiare. E lo dirà al sindaco Piero Capizzi che, in ogni caso almeno un cambio lo farà (Pippo Lo Coco è l’indiziato numero uno).

Le dissidenti continuano il loro lavoro di protesta chiamiamola silenziosa, visto che, Rosanna Giannetto a parte, “delle altre due non c’è traccia”, dice Zuccaro, riferendosi a Rossella Pica e a Manuela Quadrante. Tra quelli che remano contro, anche Tonino Russo che, pur non facendoci recapitare comunicati stampa ufficiali, ha espresso ieri una sorta di aut aut ai “compagni”: della serie o si fa come dico io oppure me ne vado. E’ evidente che si tratta di un tentativo estremo di destabilizzazione visto che, come pare, Tonino Russo non avrebbe la forza politica di far crollare l’intera struttura del partito democratico monrealese.

Le dissidenti continuano il loro lavoro di protesta silenziosa, visto che, Rosanna Giannetto a parte, “delle altre due non c’è traccia”,

Infatti, ieri è emerso che la segreteria comunale tiene: e questo è quello che conta di più. Perché gli atti alla fine vengono votati e per calmare tutto, come dice lo stesso Zuccaro “ci vorrà tempo e fatica. Ma se vogliamo partecipare in pieno al progetto di Capizzi dobbiamo essere coesi ed andare tutti nella stessa direzione. I giochetti non mi sono mai piaciuti”.

D’altronde nell’ipotesi della rimozione dei tre assessori (Granà, Russo e Zuccaro), la loro sostituzione, in questo momento aprirebbe scenari ancora più devastanti all’interno del Pd, visto che tutti vorrebbero quel posto, Giannetto esclusa, come ha ribadito lei stessa durante il direttivo di qualche tempo fa (leggi qui). O si punta a profili di alto spessore politico, oppure si pensa a dei tecnici. Insomma l’ipotesi fatta dal nostro Raimondo Burgio (leggi qui) appare quella più è corretta. Alla fine non cambierà nulla. Almeno per il momento. Il Pd andrà avanti con i tre.

Capizzi taglierà Lo Coco e arriverà un nuovo assessore (Toti Gullo in pole position, ma occhio alle sorprese, ndr). Gli altri potranno continuare a lamentarsi sui loro giornaletti di fiducia.