Monreale, verso un’altra emergenza rifiuti

Si prospetta una nuova emergenza rifiuti per Monreale ed il comprensorio monrealese. Da Roma è arrivato l’ordine di riaprire tutte le discariche, ma Gela e Siculiana (dove scarica la Eco Gestioni) non riaprono.

I mezzi della società di Bagheria, dunque, dovranno affrontare un viaggio di 250 chilometri per arrivare fino alla discarica del comune catanese, mettersi in fila, attendere il proprio turno e tornare alla base. Insomma, chiaro che fino al termine dell’emergenza fissata per il 30 giugno, a Monreale la situazione rifiuti torna ad una situazione di emergenza. Insomma la situazione dei rifiuti in Sicilia tocca il suo ennesimo fallimento. E i sindaci, Piero Capizzi in testa, sono chiamati a gestire sempre situazioni di emergenza e spendere valanghe di soldi per offrire un servizio super scadente ai cittadini.

Gela e Siculiana non riaprono

Il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti ha dato il via libera all’ordinanza predisposta dalla Regione per la gestione dei rifiuti in Sicilia. Il provvedimento, come detto, ha autorizzato la riapertura delle discariche per scadenza della proroga emanata dal presidente Rosario Crocetta, tranne Gela e Siculiana. Per l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, “si va verso la normalizzazione del sistema”.

Ma i tempi sono quelli scritti prima, cioè 30 giugno. Pare che dall’1 luglio riaprirà i cancelli agli altri comuni del palermitano anche Bellolampo. Monreale potrebbe essere fra i comuni ammessi a scaricare ed eviterebbe il lungo viaggio verso Siculiana o verso Motta Sant’Anastasia. L’ordinanza prevede anche la costruzione di inceneritori per lo smaltimento di 700 tonnellate di rifiuti l’anno in Sicilia e l’aumento della raccolta differenziata (un disastro in Sicilia. Monreale non supera il 5 per cento).

“Non è un’ordinanza per gestire l’emergenza – dice il presidente Crocetta – ma l’obiettivo è di mettere in piedi un nuovo sistema nel rispetto delle direttive comunitarie e quindi biostabilizzando i rifiuti. L’ordinanza prevede anche che la Regione si sostituisca ai Comuni che non raggiungeranno gli obiettivi della raccolta differenziata.

I comuni del palermitano però dovranno andare fino alla discarica del catanese. Si tratta di Altavilla Milicia, Altofonte, Balestrate, Baucina, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Bolognetta, Borgetto, Campofelice di Fitalia, Campofiorito, Camporeale, Capaci, Carini, Castronuovo di Sicilia, Cefalà Diana, Chiusa Sclafani, Ciminna, Cinisi, Contessa Entellina, Corleone, Ficarazzi, Giardinello, Giuliana, Godrano, Isola delle Femmine, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Montelepre, Palazzo Adriano, Partinico, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Terrasini, Torretta, Trappeto, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villabate e Villafrati.

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