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Pakistan, di giorno vivi, di notte come morti. Il mistero dei “bambini solari”

Il sorgere del sole rappresenta l’inizio di un nuovo giorno. La ripresa della vita. E’ così per tutti e da sempre. Ma per qualcuno in particolare, ogni alba rappresenta il riappropriarsi di sé stessi. Si tratta di due fratelli pakistani affetti da una singolare malattia che non gli permette più di muoversi dal momento in cui il sole tramonta. Altro che vampiri… I bambini, durante il giorno, sono pienamente operativi ma, al calare delle tenebre, piombano in una sorta di stato vegetativo che non gli consente più di muoversi o parlare.

I ragazzini di 9 e 13 anni provengono dalla provincia del Balochistan. I residenti di Mian Kundi, un piccolo villaggio che si trova a 15 km dal capoluogo Quetta, sono particolarmente stupiti e incuriositi dalla loro misteriosa malattia tanto da aver coniato l’appellativo di “bambini solari” proprio per la particolare sensibilità al sole manifestata dai due fin dalla nascita.

Alle 4 del mattino, i due fratelli si alzano con i primi raggi, pieni di vita e di energia. Nel corso della giornata, vanno a scuola, fanno i compiti, aiutano in casa, giocano con gli amici a cricket e si divertono come i ragazzi della loro età. I loro corpi, sincronizzati col movimento del sole, perdono energie man mano che si avvicina l’ora del tramonto, momento dopo il quale cadranno in una specie di coma fino al giorno dopo…

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