Il giorno di Giovanni Falcone, così l’Italia lo ricorda

“A Palermo, in tutto il nostro Paese, dimenticare è già divenire, anche inconsapevolmente, complici”. Cosi laconicamente anni fa sintetizzava il suo pensiero Gian Carlo Caselli ex procuratore di Palermo e Torino, nella lotta alle mafie. Proprio pochi giorni fa diceva – commentando del caso Antoci – che “non possiamo ancora voltare pagina. Non dobbiamo essere pessimisti, ma neanche illuderci che non possano succedere fatti di questa gravità. È nelle corde dei mafiosi, purtroppo”.

Per questo “bisogna rimettere le mafie all’ordine del giorno, come repressione ma anche come prevenzione”. In ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e degli agenti delle loro scorte, le città di Palermo, Milano, Gattatico (RE), Firenze, Napoli, Roma, Pescara, Bari e Barile (PZ) saranno invase da cortei colorati che “occuperanno” piazze e luoghi simbolo della lotta alla mafia. E ci sarà la scuola, come 24 anni fa, quando giovanissimi palermitani e non solo risposero alle stragi mafiose appendendo lenzuola bianche alle finestre.

A Palermo è prevista una diretta su Rai Uno, a partire dalle 9,45, dall’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone. Presente una delegazione del Parlamento della Legalità del presidente Nicolò Mannino. Presso l’Aula Magna delle Scuole Giuridiche, economiche e sociali dell’Universita’ di Palermo, alle 10,30, si terrà un incontro promosso da tutte le associazioni universitarie per presentare il protocollo d’intesa tra Miur-Fondazione Falcone-Crui-Cnsu.

Nel pomeriggio, tra le 15,30 e le 16,30, partiranno i due cortei: uno dall’Aula Bunker e l’altro da via d’amelio per arrivare sotto l’Albero Falcone in via Notarbartolo a celebrare il momento del Silenzio suonato dalla Polizia di Stato alle 17,58, ora della strage. Sarà presente anche una delegazione della sezione monrealese dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato. Sul palco, oltre alle principali autorità delle Istituzioni, anche artisti come Lorenzo Fragola, Gio’ Sada & Bss, Davide Shorty e Roberto Lipari.

A chi partecipa a questa giornata di commemorazione, è chiesto un sforzo: quello di tornare con la memoria a vivere i fatti, ma anche le sensazioni e le emozioni per comprendere che attraverso sconfitte, lotte e purtroppo anche col sacrificio di molte vite l’affermazione della vera Giustizia è possibile.

Cosa nostra continua a controllare pezzi considerevoli dell’economia e del territorio nazionale, la memoria però è aiuto prezioso per non ripetere errori del passato per combattere la mafia attraverso interventi strutturali che coinvolgano tutta la società civile che ormai ha acquisito la consapevolezza del suo ruolo.

Share
Published by