Discarica Zabia, sanzione di 388 mila euro al comune di Monreale

La situazione è complessa. E non va letta solo nel fatto che il Comune di Monreale dovrà sborsare 388 mila euro per la discarica Zabia. Va fatto un pregresso storico importante, che parte dal 2007, quando la comunità europea contestò all’Italia gravi inadempienze in merito alle discariche abusive.

Nel dicembre 2014, sette anni dopo, arrivò la sentenza della corte di giustizia europea che appioppò all’Italia una sanzione “mostruosa” di 40 milioni di euro con l’obbligo di mettere in sicurezza e bonificare qualcosa come 120 siti. In Sicilia ne furono identificati 12: ma in 11 di questi, Monreale compresa (Augusta, San Filippo del Mela, Cammarata, Siculiana, Racalmuto, Leonforte, Paternò, Mistretta e Cerda) fu certificata la presenza di rifiuti non pericolosi per l’ambiente e l’uomo; mentre a Priolo venne certificata la presenza di materiale pericoloso.

Ai primi venne comminata una multa di 200 mila euro per ogni semestre in cui la discarica non sarebbe stata messa in sicurezza, mentre per Priolo la sanzione fu raddoppiata: 400 mila euro ogni semestre. La contestazione degli illeciti cominciò nel 2015: per questo a Monreale venne chiesto un importo di 388 mila euro. Ma il Ministero ha scritto alla Regione chiedendo il recupero di queste somme “in solido”, che è un pò come dire intanto pagate e poi, mettetevi d’accordo tra di voi.

Il fatto che il Ministero scriva alla Regione, poi, è importante: perché la Regione avrebbe dovuto provvedere (nel caso in cui i Comuni non avessero provveduto da loro ndr) a mettere in sicurezza le discariche a sue spese prima di far degenerare tutta la vicenda, per poi recuperare i soldi con calma dal comune interessato. Questo, invece, non avviene. E si arriva ad oggi, quando la prima sanzione è scattata e probabilmente lieviterà di altri 200 mila euro, visto che i tempi di messa in sicurezza – primo passaggio fondamentale richiesto dalla Comunità europea -, sono brevissimi.

A giugno, dunque, la somma aumenterà di altri 200 mila euro, arrivando a 588 mila euro. Ma il comune di Monreale non è stato certo a guardare: ha già pronto il progetto esecutivo di messa in sicurezza per un importo di 387 mila euro che deve solo essere messo a bando. Ma c’è di più. Perché il comune ha già provveduto a stilare il piano di caratterizzazione dei rifiuti che è già stato finanziato con 175 mila euro. Un altro passaggio fondamentale che serve a stabilire con certezza l’assenza di rifiuti pericolosi. Insomma Monreale si è mossa bene ed in fretta. Escono fuori, però, dettagli interessanti proprio sulla discarica Zabia. Nel 2010, ai tempi del sindaco Filippo Di Matteo, pare che una delibera di giunta che conteneva un progetto di bonifica da oltre 400 mila euro (soldi più che sufficienti per il lavoro) non sia mai stata approvata. Il motivo rimane un mistero.

Ma tutta la discarica Zabia rimane un mistero: è stata costruita in una zona completamente fuori mano e le sue dimensioni non giustificano l’investimento di oltre due miliardi di lire ai tempi (oggi poco più di un milione di euro), visto che, con la quantità di rifiuti prodotta da Monreale sarebbe diventata piena nel giro di un paio di mesi.

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