Gli scrutatori nominati, Vittorino nel mirino: “Ma non è del Pd?” Lui replica: “Polemiche sterili”

Redazione

Cronaca

Gli scrutatori nominati, Vittorino nel mirino: “Ma non è del Pd?” Lui replica: “Polemiche sterili”
L’attacco dell’opposizione, lui si difende: “Ho applicato la legge”

26 Marzo 2016 - 12:12

Strascichi. Lunghissimi. La nomina degli scrutatori ha avuto una lunga eco. Che non accenna a placarsi. E le questioni si affollano. La prima riguarda il consigliere Mimmo Vittorino, oggi nelle fila del Pd, ma ai tempi della sua nomina in commissione elettorale, in forza all’opposizione e proprio da quest’ultima nominata.

E Vittorino è stato duramente criticato da alcuni consiglieri di opposizione, Giuseppe La Corte, Chiara Sanfilippo, Giuseppe Romanotto e Angelo Venturella che, probabilmente, condizionale d’obbligo visto che il voto è segreto, hanno nominato Vittorino ai tempi in commissione elettorale. “Come mai dal Partito democratico non hanno chiesto anche al consigliere Vittorino di dimettersi dalla commissione elettorale visto che dopo il cambio di casacca si trova nel Pd”?, si chiedono i quattro consiglieri comunali.

La replica di Vittorino: “Per me il rispetto delle persone viene prima di tutte le altre cose – dice Vittorino – e devo dare conto e ragione anche a chi mi ha votato, quando ero all’opposizione”.

Insomma Vittorino spiega di “aver agito secondo la legge” e conferma che due dei consiglieri di opposizione (La Corte e Sanfilippo) avevano suggerito dei nomi. Lui dice sei, loro qualcosa meno. Vittorino dice di averne eletti poi “due”, mentre La Corte e Sanfilippo dicono “un solo nome scelto dalla nostra rosa proposta”. Insomma, una cosa è certa: i nomi sono stati suggeriti e la lista Vittorino ce l’aveva: “Il sorteggio non ha senso, almeno dal mio punto di vista – spiega – visto che i nomi da me scelti sono tutti giovani e disoccupati. E lo posso dimostrare. Il sorteggio, non tiene conto di queste cose”.

Poi punzecchia Manuela Quadrante, sotto accusa per non essersi attenuta alle disposizioni del Partito democratico per il sorteggio: “Vero è che ha fatto mettere a verbale di voler procedere con il sorteggio, ma esteso a tutti – dice Vittorino -. Al nostro rifiuto nessuno le ha impedito di effettuare il sorteggio per i fatti suoi. Piero Capizzi, ad esempio, ha scelto sul momento e non aveva nessuna lista. Lei invece, aveva un foglio con tutti i nomi scritti”. Vittorino rimane in commissione elettorale e oggi non è più il membro dell’opposizione. Che rimane, dunque, senza alcun rappresentante. “Alla prossima occasione come mi comporterò? – dice Vittorino -. Continuerò a scegliere tra una lista di nomi e non farò il sorteggio. Il Pd vuole il sorteggio? Ne parlerò con loro in privato”.

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