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La Mondello del 1912 nella mostra dell’archivio storico di Palermo

Con lo slogan “Ispirati dagli Archivi”, L’Anai – Associazione nazionale archivistica italiana promuove una settimana di eventi per fare conoscere ai cittadini la ricchezza del patrimonio archivistico del nostro Paese e per richiamare le istituzioni a garantire risorse adeguate per la sua tutela e valorizzazione. L’Archivio storico di Palermo, aderisce alla Settimana degli archivi con diverse iniziative.

Mercoledì 16 marzo, alle ore 16,30 presso la sala Damiani Almeyda dell’Archivio Storico Comunale in via Maqueda 157 a Palermo verrà presentato il volume Inventario dell’archivio storico dell’Osservatorio Astronomico di Palermo, a cura di Donatella Randazzo, Agnese Mandrino, Stefania La Via e Rosalia Vinci. Dopo le introduzioni di Eliana Calandra, dirigente del Servizio Sistema Bibliotecario e Archivio Cittadino del Comune di Palermo, di Claudio Torrisi, direttore della Soprintendenza Archivistica della Sicilia-Archivio di Stato di Palermo, di Giusi Micela, direttore dell’Inaf-Osservatorio Astronomico di Palermo, e di Stefana Milioto, direttore del Dipartimento di Fisica e Chimica dell’Università degli Studi di Palermo, seguiranno gli interventi delle curatrici.

L’archivio storico dell’Osservatorio di Palermo rappresenta una fonte unica per la storia dell’astronomia a partire dalla fine del Settecento (quando l’Osservatorio venne fondato da padre Giuseppe Piazzi) e fino agli anni 70′ del Novecento. Costituito da 428 cartelle, con decine di migliaia di carte, l’archivio contiene soprattutto materiale relativo all’astronomia siciliana, ma testimonia anche i rapporti che gli astronomi locali ebbero con gli altri colleghi in Italia.
Le tipologie di materiale conservato sono diverse, a partire dalla Corrispondenza ufficiale (che gli astronomi scambiavano con le autorità governative) fino alle lunghe serie delle osservazioni astronomiche (che ci raccontano i progressi della scienza permessi da notti e notti trascorse al telescopio) e di quelle meteorologiche, che rappresentano una inestimabile fonte per la ricostruzione del clima nel passato. L’inventario dell’archivio andrà ad arricchire il portale “Polvere di stelle” (www.archivistorici.inaf.it/) dedicato all’enorme patrimonio di documenti, libri e strumenti posseduti dall’Istituto Nazionale di Astrofisica e dal Dipartimento di Astronomia dell’Università di Bologna e sarà presto consultabile su web.

Giovedì 17 marzo, alle 16,30 invece,inaugurazione della mostra storico-documentaria “Mondello 1912” e presentazione del restauro di nove fotografie datate luglio 1912, facenti parte del patrimonio dell’Archivio storico comunale. Allinaugurazione, saranno presenti, il sindaco Leoluca Orlando; Andrea Cusumano, assessore alla cultura; Eliana Calandra, direttore del Sistema bibliotecario e Archivio cittadino. Interverranno anche Maurizio Bruno, Eliana Mauro, Aurora Modica.

Nove stampe fotografiche, in possesso dell’Archivio storico comunale attribuite al noto fotografo palermitano Eugenio Interguglielmi jr, datate 25 Luglio 1912, ritraggono diverse zone di Mondello e Pallavicino, documentando gli importanti lavori pubblici allora in corso, ad opera dalla società Italo-Belga Les Tramways de Palerme Societé Anonyme, per “… costruire delle linee tramviarie nella città di Palermo e suoi dintorni e utilizzare i terreni di Mondello e di altri luoghi in vista della formazione di una spiaggia, e costruire villini ed altri fabbricati […]”.

Le fotografie, che potrebbero aver fatto parte di un carteggio appartenente al fondo Lavori Pubblici sono state ritrovate, avulse dalla loro collocazione originaria, durante lavori di riordinamento interno, in pessimo stato di conservazione. Sono state oggetto di un complesso intervento di restauro a cura di Aurora Modica (Università degli Studi di Palermo, Corso di Laurea in Conservazione e restauro dei Beni Culturali), dopo essere state sottoposte a indagini conoscitive finalizzate a individuare la tecnica fotografica usata e a indagini microbiologiche effettuate dal laboratorio universitario di Biologia e Biotecnologie per i Beni Culturali, sotto la supervisione e il controllo della Soprintendenza regionale ai Beni Culturali di Palermo.

Lo “Stabilimento bagni visto dalla spiaggia” e “visto dal mare”; gli “interni dello Stabilimento”; la “Centrale elettrica di Mondello”, il “Ponte di via Parrocchia”, la “Via Pallavicino” e la “Via della Favorita” sono i soggetti delle foto. In mostra, queste immagini sono state correlate e integrate con documentazione storica dell’epoca: l’atto originale manoscritto di concessione dei territori di Mondello alla Società les Tramways de Palerme, rogato il 23 gennaio 1911 dal notaio Ferdinando Lionti; diverse planimetrie delle linee tramviarie in costruzione; carteggi tra l’amministrazione comunale e l’amministratore delegato della società; oltre cinquanta cartoline d’epoca tratte dalla collezione Enrico Di Benedetto, conservata presso la biblioteca comunale di Palermo, o appartenenti a collezioni private.

Tutte testimonianze di un anno, il 1912, che segna un momento particolare della storia di Mondello, un punto di svolta dopo il quale nulla sarebbe stato più lo stesso: è già finita la costruzione del nuovo stabilimento balneare “di prim’ordine” che sarà inaugurato l’anno successivo, e quella della centrale elettrica; a novembre già risultano in funzione quattro delle cinque linee tramviarie previste, fra le quali la più lunga di Palermo, con i suoi 14,396 chilomentri, che collega la Stazione centrale a Mondello. Fervono i lavori per la costruzione dei villini liberty che conferiranno alla nuova “città di svago” la sua inconfondibile fisionomia. Si provvede alla nuova promenade sul lungomare, a piantumare gli alberi, alla illuminazione elettrica, alla conduttura e fornitura dell’acqua potabile, alla costruzione del viadotto Pallavicino, in un fervore di lavori e attività che solo con lo scoppio della Guerra subiranno una battuta d’arresto.

E tutto viene realizzato, per usare le parole del visionario ingegnere Luigi Scaglia, che per primo immaginò il futuro di quello che era ancora un borgo di pescatori, per “exploiter” Mondello, per farne “una delle più belle, più frequentate stazioni balneari del Mediterraneo, fornendola di quanto occorre perché nel comfort vinca le più note stazioni di bagni della Riviera, dell’Adriatico e del Tirreno”. Perché, “chi ha veduto una volta sola questo lembo di paradiso non può non chiedersi meravigliato come mai esso non sia il ritrovo quotidiano di quanti cercano nella visione del Bello ristoro e conforto(…)”.

La mostra sarà visitabile fino al 15 aprile 2016. Venerdì 18 e sabato 19 marzo dalle 9 alle 18, Domenica chiusa. A partire dal 21 marzo, con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9-13, Mercoledì anche 15,30-18. Visite guidate alla mostra su prenotazione al numero 091-7408762. Ingresso libero. Per informazioni: sistemabibliotecarioearchivio@comune.palermo.it.

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