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Un market della droga nel centro di Camporeale: tre gli arresti

Incessante il lavoro dei carabinieri della stazione di Camporeale, che anche in questo fine settimana, nei diversi servizi antidroga sono riusciti ad arrestare tre camporealesi sequestrando più di 3 chili di marijuana.

Sono questi i risultati di un’operazione che ha visto impegnati i militari che hanno smantellato una base operativa per lo spaccio, organizzata in un appartamento di un condominio del centro storico. Il blitz è scattato nella tarda serata di sabato. Dopo alcuni appostamenti eseguiti nei giorni precedenti, i carabinieri hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento scoprendo il prezioso “tesoro verde”.

Nella camera da letto in uso ad uno degli indagati, i militari dell’arma hanno subito recuperato 40 bustine di plastica vuote, un bilancino elettronico di precisione e una busta contenente marijuana. Il ritrovamento della droga ha portato i carabinieri a proseguire nella ricerca in ogni angolo dell’abitazione. Gli investigatori, mettendo letteralmente a setaccio l’immobile, sono riusciti a trovare nel garage un vero e proprio market. All’interno del locale sono stati ritrovati, un sacco di juta con 3 chili di marijuana, un bidone da mungitura del latte con diversi steli di cannabis già essiccati e privi di foglie, 205 involucri in cellophane contenenti complessivamente 205 grammi di marijuana, una bilancia da cucina con tracce di stupefacente sul piatto di pesatura e due bustine contenenti rispettivamente 7,4 e 2,4 grammi di marijuana, custodite in un frigo in disuso.

A finire in manette due fratelli, Francesco Tarantola e Giuseppe Tarantola e A.T., tutti di Camporeale e già noti alle Forze dell’Ordine. “L’operazione – spiegano dal comando – ha permesso di smascherare un insospettabile luogo di spaccio per assuntori del luogo e dei Comuni limitrofi, gestito dai tre camporealesi”.

Su disposizione del magistrato, i tre arrestati sono stai sottoposti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si è conclusa con la sola misura cautelare dell’obbligo di dimora. I tre sono stati pertanto rimessi in libertà.

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