La Consulta giovanile di Monreale torna a mobilitarsi con una serie di iniziative. Si comincia con i “giochi tradizionali”, che si svolgeranno il 29 e 30 aprile 2013 alle ore 15,30 presso l'Antivilla Comunale. La consulta giovanile è un organo consultivo della Giunta e del Consiglio Comunale. Da  sempre collabora con l'amministrazione comunale per inserire nel programma della festa del Santissimo Crocifisso l’iniziativa dei “giochi tradizionali”. Protagoniste indiscusse dell’evento saranno scuole e associazioni del comprensorio monrealese. Tra queste l’Istituto d'Arte Mario d'Aleo, la Scuola Media Pioppo, l’Associazione Giovani Artisti Crescono, l’Associazione Benedetto Balsamo e la Scuola dell'infanzia Collegio di Maria. Lo scontro tra le varie squadre, costituite dai rappresentanti delle scuole e delle frazioni , si svolgerà sulle seguenti categorie di gioco: tiro alla fune, corsa con i sacchi, corsa con l'uovo, ruba bandiera, gioco della spugna. Ci si aspetta una partecipazione di circa 70 ragazzi, anche si sta cercando di coinvolgere un numero più alto di scuole e di associazioni aderenti al progetto, in modo da dare ulteriore possibilità di partecipazione. A donare qualche momento di piacere, durante la fase di apertura, saranno le esibizioni preparate delle stesse scolaresche. Ad illustrare l’obiettivo e l’organizzazione dell’attività è stato il presidente della Consulta Giovanile, Domenica Patellaro, che afferma che l'idea nasce dalla volontà di ricordare le nostre tradizioni culturali e per vedere Monreale, assieme alle sue frazioni, impegnata in un'unica iniziativa. Viene vista come un’opportunità per far emergere ricordi piacevoli nei più grandi, i nonni soprattutto, che con questi giochi hanno trascorso l'infanzia, ma anche una fonte di conoscenza ed ispirazione per i giovanissimi, che trascorrono molte ore a contatto con i moderni giochi tecnologici. Al contempo un'iniziativa nuova che potrebbe allietare due giornate primaverili dei monrealesi. Ma ciò che il presidente tende a puntualizzare è che “tutto quello che i ragazzi della consulta organizzano è frutto di risorse umane, fatica personale e impegno. Tutto viene fatto in economia; non abbiamo fondi, ma non perchè il comune o l'amministrazione ci privano, ma perchè il momento storico e sociale, come ben sappiamo, è critico. Il Comune ci ha sempre fornito supporto nel limite delle possibilità e delle circostanze”.