Categories: Cronaca

Situazione Ato, l’assessore Contrafatto “spara” sui comuni: “Questo disastro è colpa loro”

In una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia, l’assessore Vania Contrafatto parla a 360 gradi della situazione dei rifiuti in Sicilia e punta il dito contro i comuni inadempienti che hanno portato a questo disastro. Il 30 giugno è ormai vicino. Quel giorno scadrà la proroga dell’operatività degli Ato in liquidazione, ma poi cosa succederà? “Il governo sta valutando alcune ipotesi – dice l’assessore a La Sicilia -, tra le quali anche quella di un disegno di legge ad hoc. Ci confronteremo con le forze politiche presenti all’Ars per trovare insieme una soluzione, che è necessaria per non far saltare il sistema di raccolta. Stiamo cercando di dimostrare al governo nazionale di avere le carte in regola; se poi Roma riterrà di dover procedere al commissariamento per accelerare le procedure di realizzazione degli impianti siamo comunque disposti a collaborare sin da subito”. La questione spinosa, per ora, è il transito degli operai dall’Ato alle Srr. “Le Srr, per legge, sono tenute a presentare alla Regione appositi piani per i lavoratori. Non tutte però lo hanno fatto. Purtroppo alcuni sindaci stanno rallentando questo processo o perché sanno che questi lavoratori sono troppi rispetto a quanti ne servirebbero o perché tasse alle stelle pur di mantenere qualche carrozzone. Ci sono Ato con un numero di dipendenti inferiore del 50% rispetto ad altri, con un livello di efficienza del servizio superiore”. Per la Contrafatto, nessun decreto blocca-Aro, perché la legge non lo consente e chiede ai sindacati “di evitare di esasperare ancora di più gli animi”. Poi l’assessore punta il dito contro i sindaci: “Gli enti locali, ovvero i Comuni, sono responsabili in prima istanza della raccolta dei rifiuti e quindi anche da parte loro serve un’assunzione di responsabilità con l’adozione di scelte assennate. Purtroppo i Comuni, da un po’ di anni a questa parte, hanno pensato di scaricare tutti i propri problemi sulla Regione, dai rifiuti all’acqua. Così non si può andare avanti”. E sulla differenziata: “I cittadini ci chiedono scelte forti e ormai non più procrastinabili che prevedono anche penalità per chi non fa la raccolta differenziata. I Comuni hanno evidenti responsabilità nella mancanza di decoro delle strade, ma anche i cittadini non sono esenti da colpe. Serve un’opera di sensibilizzazione e quando ciò non basta serve la repressione”. Chiusura sugli impianti di smaltimento. Al momento risultano attive solo nove discariche, insufficienti ad accogliere i rifiuti del’intera regione: “Ma siamo già al lavoro lavoro per attivare nelle prossime settimane il Tmb di Bellolampo e altri sei impianti di compostaggio a Joppolo Giancaxio, Bisacquino, Gela, Marsala, Ragusa e Vittoria. In ogni caso, abbiamo già avviato le procedure per la realizzazione, in alcuni casi già molto avanzata, di tre siti di trattamento a Messina, Gela ed Enna e ulteriori sette impianti di compostaggio a Calatafimi, Augusta, Capo d’Orlando, Casteltermini, Noto, Paternò e San Cataldo”.

Share
Published by