Pippo Madè ricorda Pino Giacopelli: "Quella sera insieme al capitano Basile"

Redazione

Cronaca

Pippo Madè ricorda Pino Giacopelli: "Quella sera insieme al capitano Basile"
L'artista palermitano racconta gli aneddoti significativi dell'amico recentemente scoparso

18 Gennaio 2016 - 00:00

Pippo Madè, affida al nostro quotidiano un particolare ricordo dedicato all'amico Pino Giacopelli, Poeta – Saggista – Critico d'Arte e Letterario, scomparso da pochissimi giorni. “Pino era e resterà nei cuori di tutti noi che viviamo per l'Arte e per la Cultura. Difficilmente la sua opera meritoria, svolta con abnegazione e disinteresse economico, potrà essere dimenticata. Lo conobbi nei primi anni '60 e da allora fu un fiorire di iniziative che sfociarono in una grande amicizia consolidatasi nel tempo. Monreale era allora una fucina di giovani talenti e con Pino Giacopelli vorrei ricordare un altro monrealese, purtroppo dimenticato, mi riferisco a Mario Angileri. Pino e Mario furono i fautori dell'esposizione nel Duomo di Monreale del "Presepe Incantato", le sculture in vetro di Murano che realizzai in collaborazione con lo scultore Loredano Rosin e fu un grande successo tanto che i Frati Minori Conventuali della Basilica di Assisi m'invitarono ad esporlo ad Assisi ed anche in quell'occasione Giocopelli e la su Signora, alla quale va l'abbraccio mio e dei miei familiari, erano con noi. Ricordo la piccola, ma dai giovani artisti ambita, galleria d'arte che Giacopelli gestiva, se non ricordo male, nel quartiere "Ciambra". Ricordo ancora, con grande e indelebile affetto, le ore, sino a tarda notte, che passammo insieme per la stesura del libro "Da Murano a Monreale" (Edizioni Flaccovio 1984), all'interno del quale c'è uno scritto emblematico di Pino, dal titolo "Dalla notte di Greccio". Ricordo ancora l'incontro, in un periodo molto "caldo", che organizzammo alla Camera del Lavoro di Pioppo, dove portammo lo scrittore-mafiologo Michele Pantaleone. Un ricordo amaro che abbiamo condiviso con Pino, fu quello legato alla barbara uccisione dell'amico Capitano Emanuele Basile. In quel maggio del 1980, una mia mostra era allestita in quei locali oggi adibiti ad Aula Consiliare, era una mostra dedicata ai problemi sociali e quindi anche contro la mafia. Basile entrò a visitarla e si fermò a lungo a discutere con noi, poi andò via e dopo poche ore accadde il fatto di sangue che ha segnato per sempre la storia di Monreale ed anche la nostra vita, perchè il ricordo di Emanuele non ci ha mai lasciati, tant'è che lo abbiamo ricordato in varie occasioni. Ho rivisto Pino, per l'ultima volta, nel 2006, quando su decisione del Direttivo dell'Accademia Arabo – Siculo – Normanna, della quale Lui era Presidente e componente il figlio Nicola, al quale vanno le sentite condoglianze di tutta la mia famiglia, vollero assegnarmi un "riconoscimento alla carriera". Ringrazio "Monreale Press" ed il Direttore Giorgio Vaiana per aver dato spazio a questo mio ricordo rivolto ad un indimenticabile amico. Ciao Pino”.

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