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Piana degli Albanesi, "parentopoli" al Comune: il sindaco nomina assessori due parenti di consiglieri

Ribaltone in Giunta a Piana degli Albanesi. Il sindaco Vito Scalia, preso atto delle dimissioni degli assessori Caterina Barbaro e Francesca Parrino per motivi personali, ha deciso di ricomporre la sua nuova Giunta Municipale, affidando l’incarico ai neo-assessori Antonino Scliffò ed Alessia Salemi. Fin qui nulla di strano. Ma Piana è una piccola comunità e le voci girano in fretta. Sia Scliffò che Salemi, infatti, hanno rapporti di parentela con due consiglieri comunali. La legge, è giusto chiarire, consente questa mossa al sindaco Scalia, visto che prevede solo il divieto di affidare simili incarichi a parenti prossimi, ma la sua decisione appare strana e per le strade del paese palermitano non si parla d’altro. Antonino Scliffò è cugino diretto del Consigliere Comunale Giorgio Scliffò appartenente al gruppo consigliare Hora Autonoma che è andato a sostituire l’assessore Caterina Barbaro rappresentante dello stesso gruppo e zia del Consigliere Vittorio Scalia. Esce la zia dell’uno ed entra il cugino dell’altro. Alessia Salemi, invece, è la fidanzata del consigliere comunale Giancarlo Cuccia, balzato alle cronache per aver “svelato” il trucco del presunto “cannolo di ferro”, in occasione del tentativo del guinnes world record. “Da mesi era la spina nel fianco del Sindaco – dice il consigliere Alberto Petta dell’opposizione – ed era alla testa di un gruppetto di consiglieri che hanno assunto una posizione critica rispetto al nulla di fatto posto in essere in due anni di amministrazione Scalia nonché  autore di un volantino di contestazione al sindaco dal titolo: “…Nessun vento è buono per il navigante che non sa dove andare…”. Ora sembra quasi che il primo cittadino abbia comprato il silenzio di Cuccia con la nomina ad assessore dell’attuale fidanzata”. La nomina di Scliffò, poi, appare strana anche per il fatto che lo stesso neo-assessore ha chiesto al primo cittadino con una nota ufficiale di riconsiderare l’assegnazione di deleghe a lui attribuite in modo particolare della delega al bilancio ed ai tributi dichiarando di non avere nessuna competenza in queste materie. “Questo fa trasparire che il sindaco agisce in stato di confusione e certamente senza confrontarsi e discutere con i diretti interessati. In teoria il sindaco dovrebbe avvalersi di persone di fiducia e con competenze specifiche nelle materie che gli affida, ma a piana basta essere “parenti di…”, dice Petta. Questa mini-parentopoli agita le acque a Piana degli Albanesi, già, in verità, parecchio agitate. “La gente è sempre più indignata ed assiste incredula allo distruzione di un Ente incapace di gestire perfino le spese del personale lasciato per quattro mesi senza stipendio, nessuna manifestazione estiva, nessun cantiere avviato, solo il nulla e la supponenza del nulla, tutto questo nel totale silenzio di un partito storico come il PD di Piana degli Albanesi che supino accetta, subisce e inghiotte tutte le inerzie dell’amministrazione ed i ridimensionamenti applicati dal sindaco che non tiene conto della rappresentatività di un partito grande come il PD che si prepara anche a perdere la Carica di Presidente del consiglio, finora ricoperta da Matteo Mandalà”, conclude Petta. Lo stesso consigliere ha fatto poi sapere che insieme all’opposizione tornerà a chiedere un commissariamento del Comune ed il ritorno alle elezioni. Non è stato possibile ottenere la replica del sindaco.

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