Palermo, tenta di violentarla, salvata dai commercianti: arrestato un cittadino africano

Redazione

Palermo

Palermo, tenta di violentarla, salvata dai commercianti: arrestato un cittadino africano
L’episodio in via Roma. Il ragazzo, 23 anni, ha prima tentato di baciare la donna, poi l’ha inseguita

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Polizia di Stato, ieri pomeriggio, ha tratto in arresto Sinate Mohamed 23enne della Guinea-Bissau ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale e resistenza a Pubblico Ufficiale. Ieri pomeriggio, intorno alle ore 17, gli agenti della Polizia di Stato appartenenti al Commissariato di P.S. “Oreto-Stazione”, durante un servizio antirapina, raccolgliendo la nota diramata dalla locale Sala Operativa,  si sono recati in via Roma dove è stato richiesto l’intervento da parte di una donna. Subito sul posto, i poliziotti hanno contattato la richiedente, rifugiatasi,  impaurita all’interno di un bar,  che ha raccontato come qualche minuto prima, mentre percorreva via Roma per far ritorno a casa, fosse stata avvicinata e  afferrata con forza per un braccio, da un giovane di colore che insistentemente  avrebbe cercato di baciarla. La giovane donna, in più di un’occasione, avrebbe tentato di divincolarsi, senza riuscrci . La donna sarebbe riuscita a liberarsi, ma prima di scappare, il suo aggressore l’avrebbe baciata. A questo punto la vittima ha raccontato di avere trovato rifugio all’interno di un bar, ma il ragazzo l’avrebbe seguita e quasi raggiunta all’interno dell’esercizio commerciale, qui tratta in salvo da  alcuni astanti capaci di mettere in fuga il manigoldo. Raccolta la descrizione dell’ assalitore, è scattata una caccia all’uomo, culminata in via Grande Lattarini, dove è stato scovato, accovacciato dietro una autovettura. Il 23enne vistosi scoperto e senza via di scampo, non si è dato per vinto e  allo scopo di conquistare la fuga, si è scagliato contro i poliziotti. Gli agenti, con non poche difficoltà, sono riusciti ad immobilizzarlo e ammanettarlo. Il 23enne della Guinea-Bissau è stato, pertanto, tratto in arresto e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, tradotto presso la locale Casa Circondariale “Ucciardone” in regime di vita comune.

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