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Palermo, Tata Adriana incontra le mamme ed i papà: "Fate le regole, ma concedete le eccezioni"

Un piacevole pomeriggio alla Prenatal di via Ugo La Malfa in compagnia di Adriana Cantisani, la "tata" del celebre programma televisivo “Sos Tata”. Tante le mamme accorse per l'occasione. In uno spazio appositamente predisposto, nell'angolo dedicato agli incontri ed al relax all'interno dello store, sono stati trattati vari temi inerenti alla crescita ed all'educazione in un’atmosfera serena e familiare. Rompe subito il ghiaccio l'educatrice staccandosi dal ruolo che l'ha resa famosa: “Quello è un programma televisivo, la realtà ha molte sfaccettature diverse. Il consiglio che do ad una coppia vale in quel determinato contesto e momento temporale, magari mesi prima avrei dato un suggerimento diverso”. Pone così, il suo punto di vista, all'altezza dei presenti: “Sono anch'io una mamma, ho due figli adolescenti, ogni giorno devo confrontarmi con gli eventi che si presentano. Dalla mia parte? Solo l'esperienza”. Nata in Uruguay, vive insieme alla famiglia, la sua giovinezza negli Stati Uniti. A 21 anni lascia casa per iniziare quello che sarà il suo cammino di educatrice. Secondo la “tata” non esiste un vero e proprio vademecum su come crescere i propri figli. Loro, come tutti i bambini di ogni ceto sociale o epoca, hanno un senso innato nello sperimentare le loro emozioni, tipico dell'essere umano in quanto tale. Un compito importante che deve essere assolto del genitore è quello di fare da “filtro” fra i migliaia di stimoli esterni ricevuti ed il risultato della sensazione, meccanismo semplice per un adulto grazie alla base di esperienze maturate, insufficienti o totalmente assenti nei bambini. Essenziale, in sintesi, un dialogo chiaro ed intenzionale che induca la giovane mente ad un ragionamento logico piuttosto che ad una risposta scontata. Un altro tema affrontato, come interagire con bambini che provengono da situazioni sociali disagiate, dove l'imperativo è dare tanto. “A causa del loro passato potrebbero non sentirsi più importanti per nessuno – aggiunge Adriana – chi per lavoro, volontariato o adozione deve tenere in considerazione il loro basso livello di autostima cercando di farli sentire nuovamente competenti in qualcosa”. Gelosia, rabbia ed apprendimento fra le domande proposte dalle mamme che hanno trovato quasi sempre un unica risposta: “Non temete, sono sensazioni naturali con cui il bambino/a deve confrontarsi”. Un ultimo consiglio dato prima dei saluti: “Non prendete le trasmissioni televisive come manuali impeccabili, date le regole, ma concedete le eccezioni. Spesso chi insegna il mestiere di genitore, lo sta ancora imparando”.

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