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Palermo, sgominata la banda dell´”I-Phone”

Nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato a frenare il fenomeno dei reati predatori, svoltosi durante la vigilia del Santo Natale, i Carabinieri della Stazione di Mezzo Monreale sono riusciti ad individuare e trarre in arresto per il reato di rapina: Cosimo Verduci (nella foto), nato e residente a Palermo, classe 1990, con precedenti di polizia, un 16enne nato e residente a Palermo ed un 17enne, nato e residente a Palermo. I tre giovani, proprio in pieno centro, hanno aggredito un giovane di 23 anni il quale, dopo essere stato scaraventato sul cofano di una autovettura parcheggiata in via Monteleone e sotto la minaccia di una bottiglia di vetro, veniva rapinato del proprio telefono cellulare “iphone” e della somma di 25 euro.  Le pattuglie dell’Arma, prontamente intervenute, riuscivano a bloccare i tre giovani, che nel frattempo avevano tentato invano la fuga. A seguito dell’ attività d’indagine messa in opera dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi si risaliva ad un quarto componente della banda di rapinatori, un 15enne nato a Palermo, che veniva raggiunto presso la propria abitazione veniva tratto in arresto. Il giovanissimo, che si era distaccato dal gruppo con cui aveva commesso l’atto delinquenziale, era riuscito a darsi alla fuga ed è stato rintracciato, poco dopo, dai Carabinieri con ancora addosso gli indumenti utilizzati per la rapina. Diverse sono state le aggressioni a scopo di rapina messe a segno da gruppi dediti al furto dei telefoni cellulari, con particolare attenzione per quelli di ultima generazione come gli iphone, oggetto hi-tech di culto. A tal proposito i Carabinieri avevano già attivato diversi servizi di osservazione e pattuglie anche in abiti civili focalizzando l’attenzione sui luoghi maggiormente frequentati dai giovanissimi, spesso depredati di quello che è diventato un oggetto tecnologico largamente diffuso. Per la vigilia del Santo Natale verso l’1,30 l’epilogo, con la cattura della banda di rapinatori, colti nella flagranza del reato. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire al numero dei colpi presumibilmente realizzati dalla stessa “banda”, nonché i destinatari ultimi della refurtiva, che potrebbe essere stata collocata nel mercato clandestino. Dopo gli accertamenti di rito, Verduci, è stato associato presso la casa circondariale “Ucciardone”, mentre i minorenni sono stati accompagnati al locale centro di prima accoglienza “Laura Morvillo” a disposizione dall’Autorità Giudiziaria.

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