Con un servizio di “controllo integrato del territorio”, le Forze dell’Ordine sono tornate a presidiare il centro cittadino e ad effettuare controlli capillari ad esercenti e ristoratori delle vie del centro. Crocevia d’incontri e luogo di ritrovo per i giovani palermitani è, senz’altro, la via dell’Orologio limitrofa alla frequentatissima “Champagneria”. Il servizio è stato effettuato da personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, della Capitaneria di Porto, dell’Asp dell’Enel e della Siae. In considerazione della eterogeneità del personale impegnato nei controlli, essi hanno avuto una natura multiforme ed hanno accertato irregolarità che si sono delineate sotto diversi profili, comunque sfociati in contestazioni penali ed amministrative. Questi gli esiti dei controlli: -in un locale di piazza Olivella riscontrata la mancanza della tracciabilità dei prodotti alimentari (sanzione 1.500 euro), e la mancanza della licenza di somministrazione di cibi e bevande per l’ esterno del locale, con contestazione di  mancato adeguamento della S.C.I.A. (1.000 euro); occupazione della sede stradale (sanzione penale), furto di energia elettrica (sanzione penale); -pesanti le contestazioni per il titolare di un esercizio di via dell’Orologio, legate alla mancanza della licenza per la ristorazione (sanzione 5.000 euro), con conseguente chiusura dell’attività ed apposizione di sigilli, legate al mancato aggiornamento della Scia sanitaria, alla mancata tracciabilità dei prodotti alimentari, alle carenti condizioni igieniche di un laboratorio di pertinenza dello stesso locale ed al furto di energia elettrica.  -contestata al titolare di un pub di via Giacalone l’occupazione di suolo pubblico ed anche l’installazione di un televisore e due monitor non dichiarati. Queste le principali irregolarità che il personale impiegato ha accertato in relazione a 13 esercizi di ristorazione controllati su un totale di 19. Un altro locale nei pressi è risultato chiuso benché all’esterno fossero ammassate strutture di diverso genere che sono state fatte rimuovere da personale Rap. Complessivamente, a fronte dei controlli eseguiti su 19 attività di ristorazione e di somministrazione di cibi e bevande, la somma delle sanzioni previste sfiora i ventimila euro.