Palermo, a settembre inizieranno i lavori per la chiusura dell'anello ferroviario

Redazione

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Palermo, a settembre inizieranno i lavori per la chiusura dell'anello ferroviario
Tre anni di lavoro, per realizzare le nuoe fermate Porto, Politeama, Libertà, Malaspina

18 Gennaio 2016 - 00:00

Nella prima decade di settembre partiranno i cantieri per il completamento dell’anello ferroviario che unirà così la stazione di Giachery con quella di Notarbartolo passando dal Porto e da piazza Politeama. Una nuova stazione sarà realizzata anche in via della Libertà. I lavori dovrebbero durare tre anni per concludersi nel luglio del 2017. L’opera è stata presentata questa mattina a Palazzo delle Aquile nel corso di una conferenza stampa del sindaco Leoluca Orlando, del vice sindaco Emilio Arcuri, dell’assessore alla Mobilità Giusto Catania, del presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando, oltre che dei rappresentanti dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, della Italferr e della Rete Ferroviaria Italiana. L’anello ferroviario si collegherà al passante ferroviario, “che sarà in tutto e per tutto – ha sottolineato il sindaco – una metropolitana”, alla stazione Notarbartolo, dove arriverà anche una delle linee di tram in fase di completamento. Una volta terminato, è previsto che lungo l’anello ferroviario transiteranno 64 treni al giorno (uno ogni 15 minuti) nella prima fase, e 192 treni al giorno (uno ogni 5 minuti) quando andrà a regime. “È un altro tassello del sistema di trasporto pubblico che stiamo creando per Palermo”, ha detto il sindaco Orlando, sottolineando che in questo caso “interessa il centro della città, che potrà così essere percorso senza bisogno di ricorrere all’automobile”. Emilio Arcuri e Giusto Catania hanno invece affermato che i benefici che trarrà Palermo faranno presto dimenticare i disagi che inevitabilmente verranno dai lavori per la realizzazione della galleria che passerà sotto alcune delle principali arterie della città. È stato però anche assicurato che i disagi saranno ridotti al minimo, e che via Emerico Amari, una delle prime arterie interessate dai lavori, non sarà completamente chiusa.

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