MonrealePress denunciato dal sindaco Di Matteo per violazioni deontologiche

Cronaca

MonrealePress denunciato dal sindaco Di Matteo per violazioni deontologiche
Ma l'ordine dei giornalisti archivia. Intanto, oggi, alla presentazione del nuovo portale non siamo stati nominati

18 Gennaio 2016 - 00:00

Prendiamo atto di una cosa: a Monreale il sindaco e l’addetto stampa continuano a fare finta di non sapere che esistiamo. Lo hanno dimostrato anche oggi, invitando il direttore di Monreale News Vincenzo Ganci e Luigi Gullo di Filo Diretto alla presentazione del nuovo portale “MonrealeInforma”. Noi, però, c’eravamo lo stesso, grazie a due nostri amici che si sono sorbiti la presentazione del nuovo portale. Tanti “bla bla bla” inutili, tanti i ringraziamenti a destra e sinistra, importanza di comunicare, valore dell’informazione, ecc ecc… E la cattiva figura l’hanno di certo fatta loro, visto che in sala molti si sono chiesti “E MonrealePress?”. A noi basta questo… Ora, però siamo arrabbiati e diciamo la nostra una volta e per tutte. Prima, però, un piccolo appunto: dispiace che il collega Vincenzo Ganci, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine, non ci abbia mai manifestato la sua solidarietà per quello che stiamo subendo da agosto scorso. Quando una serie di nostri articoli ha scatenato le ire di Filippo Di Matteo che ha vietato a dirigenti, assessori ed all’addetto stampa di chiamarci, risponderci, invitarci alle conferenze stampa. Da agosto lavoriamo “da soli”, riportando fedelmente le cronache che puntualmente verifichiamo. Forse, proprio questa “lite” è stata la nostra fortuna ed i risultati si sono visti: record di letture. Numeri che continuano a salire giorno dopo giorno. E questo solo grazie a voi. Di Matteo, però, si è spinto oltre. Presentando un esposto alla Procura della Repubblica, all’Ordine dei Giornalisti ed all’Assostampa, denunciando pesanti violazioni deontologiche a carico del direttore della testata Giorgio Vaiana, giornalista professionista. Proprio ieri, l’Ordine ha archiviato il procedimento disciplinare, perché “negli articoli contestati, si fa riferimento al tentativo di rintracciare il sindaco per una replica e che gli elementi evidenziati non sono sufficienti a configurare un illecito deontologico da parte del direttore della testata MonrealePress.it. Per questi motivi delibera l’archiviazione”. Ci sarebbero tutti i requisiti per una diffamazione, ma abbiamo scelto di non andare oltre. Di scrivere solamente queste poche righe per far conoscere come funziona l’informazione a Monreale. Se sia libera o meno, decidete da soli. Fate le vostre considerazioni. Noi stiamo attendendo con ansia queste elezioni. Più di quanto possiate immaginare. E, senza troppi giri di parole, speriamo in un cambiamento. Che possa, quantomeno, farci riacquisire la possibilità di avere un confronto sano e pulito con i vertici dell’amministrazione. Ma i lettori devono comunque avere sempre chiara in testa una cosa: non pubblicheremo mai, e sottolineiamo “MAI” notizie che riguardino l’amministrazione comunale che facciano solo da spot. Continueremo ad occuparci di fatti scomodi, di inchieste, di reportage. Come abbiamo fatto sin dall’inizio.E come non si era mai visto qui a Monreale. Il Comune spende parecchi soldini per l’ufficio stampa e la comunicazione attraverso un nuovo portale appare quantomeno stupida, visto che è stato detto che il nuovo portale farà riferimento ai due quotidiani già presenti (dimenticandosi di noi). Il comune ha un proprio sito istituzionale che ha una sezione “news”, aggiornata 4 o 5 volte negli ultimi due anni. Era sufficiente una modernizzazione del sito, magari con una grafica più accattivante, per fare lo stesso lavoro e risparmiare i circa 200 euro spesi per il dominio. Certo, poca cosa, si dirà. Ma questa operazione ha il sapore di una mossa elettorale. Pagata con i soldi dei cittadini. Tra l’altro manca la figura del direttore responsabile. Visto che nel “team” si fa riferimento ad un direttore editoriale (e non potrebbe essere altrimenti visto che per essere direttore occorre essere iscritti all’ordine dei giornalisti) ed ad un responsabile editoriale. Manca una vera figura giornalistica che coordini il lavoro della redazione. Farsi chiamare “direttore” non ha lo stesso valore di esserlo. Un direttore è un giornalista (pubblicista o professionista che sia), che conosce le regole del giornalista, ha studiato, ha vissuto anni ed anni dentro le redazioni. A Monreale, invece, per alcuni, l’informazione è un hobby, un passatempo. Che danneggia noi che questo lavoro lo facciamo per mestiere (altri hanno già un loro lavoro) ed i lettori costretti ad essere sommersi da articoli scritti da gente inesperta, a volte incapace, che pensa di essere il “Montanelli” della situazione. Basterebbe, invece, un direttore “vero” che valuti, corregga, indirizzi i propri collaboratori verso una scrittura sana e che risponda alla verità. Quella a cui hanno diritto i nostri affezionati lettori (siete migliaia ormai). E noi vi rinnoviamo la nostra promessa: scriveremo sempre e solo il vero. A PRESTO! 

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