Monreale, poco cloro nell'acqua, rischio contaminazione batterica

Redazione

Cronaca

Monreale, poco cloro nell'acqua, rischio contaminazione batterica
Valori sotto i parametri di legge, ma Capizzi assicura: "Per gli uffici è tutto ok". Ma i nostri test svelano un'altra verità

18 Gennaio 2016 - 00:00

Tutto è cominciato con una segnalazione alla nostra redazione. Una mail di un nostro contatto che ci ha chiesto, vista la delicatezza dell’argomento, di mantenere l’anonimato. La mail recitava così: “Fate attenzione! L'acqua fornita dal comune è priva di cloro da tempo”. Un testo che ci ha messo in allarme. È chiaro che prima di diffondere una simile notizia, così delicata, abbiamo iniziato le nostre indagini. Prima una visita all’acquedotto, poi la chiacchierata con l’assessore Pippo Lo Coco: “Valori normali”, ci ha assicurato. Eppure, la nostra fonte, ci ha detto di non fidarci. Di andare avanti ed indagare. E così abbiamo fatto. Per oltre due settimane abbiamo tenuto d'occhio i rubinetti comunali. Quelli che, ed eravamo sicuri, erano direttamente collegati alla rete idrica comunale. Con noi avevamo dei test per misurare i valori del cloro. Certo, non quelli di uso professionale, ma comunque in grado di darci l’assoluta certezza del fatto che l’acqua fosse con cloro o senza cloro. Questo perché il contenuto delle piccole bustine che avevamo, reagisce con l’acqua, facendola colorare di rosa se è con cloro, lasciandola trasparente se questo non c’è. Il cloro è un elemento chimico usato per la potabilizzazione dell'acqua (sotto forma di ipoclorito di sodio o diossido di cloro), che serve a prevenire possibili contaminazioni batteriologiche. La clorazione delle condutture viene affidata ad un dispositivo detto "cloratrice", sulla quale viene impostato il valore di disinfettante che deve essere rilasciato a monte per poi essere verificato a valle. Questi valori, come ci ha confermato la nostra fonte e come prevedono le normative vigenti, devono essere compresi tra 0,2 mg/litro e 0,3 mg/litro. Un valore di 0,4 mg/litro è già eccessivo e comporta quell’odore e sapore strano che sentiamo a volte nell’acqua. Noi, così, abbiamo iniziato la nostra verifica dei “reperti”, prelevando acqua dai punti strategici del Paese. Abbiamo iniziato in via Venero, poi via della Repubblica, via Archimede, via Roma, all’interno del comando della Polizia Municipale e perfino all’interno del Palazzo Comunale, fino a raggiungere le periferie. Niente: l’acqua è rimasta sempre trasparente. Solo in un caso, in via Archimede, l’acqua si è tinta appena appena di rosa. Poi abbiamo fatto delle verifiche a Palermo e l’acqua è diventata immediatamente rosa, segno della presenza del cloro, che serve a disinfettare l’acqua, rendendola “pulita” da batteri. È bene specificare che la presenza o l’assenza di cloro non determinano la potabilità dell’acqua. Questo significa che un’acqua senza cloro può essere potabile. La presenza del cloro “uccide” i batteri. Il valore del cloro è ovviamente diverso dai serbatoi di distribuzione ai rubinetti. A Monreale le zone servite dal serbatoio Lenzitti/Favara, non vengono clorate, questo perché l’acqua è di sorgente e non subisce lunghi ristagni che contribuiscono allo sviluppo di batteri. Invece, la cloratrice è attiva o dovrebbe essere attiva nel serbatoio in zona Cava che serve la maggior parte di Monreale. Qui l’acqua ristagna parecchio ed è quindi probabile che si formino tante colonie di batteri.. Dopo le nostre verifiche durate 15 giorni, abbiamo avvisato il sindaco Piero Capizzi dei nostri risultati. “Ho parlato con gli uffici competenti e mi hanno assicurato che tutti i valori sono nella norma. È chiaro che farò altri accertamenti”. Il Comune acquista il cloro. Lo abbiamo verificato da alcune fatture presenti nell’albo pretorio. Ma i valori, secondo quanto riferito dalla nostra fonte, sono vicini allo 0,1 mg/litro, valori troppo bassi e completamente fuorilegge. Una nota curiosa: nel nostro girovagare, abbiamo anche notato un aumento di vendita, in farmacia di enterogermina e normix, farmaci tipicamente usati per i problemi gastro/intestinali. Che le due cose siano collegate?

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it